Twitter ha ammesso di gonfiare per errore i numeri degli utenti negli ultimi tre anni, spiegando di aver incluso nel conteggio utenti che non avrebbe dovuto calcolare. La società del popolare social network ha corretto così i numeri degli utenti degli ultimi tre trimestri, rivedendoli al ribasso di 1-2 milioni. Alla chiusura del terzo trimestre 2017, la cifra sulla quale erano puntati gli occhi degli investitori era proprio quella degli utenti. Nonostante l’errore, dopo un trimestre di stasi la piattaforma guidata da Jack Dorsey è ripartita, guadagnando quattro milioni di nuovi iscritti in un trimestre.
La platea complessiva tocca ora i 330 milioni di utenti mensili, con un incremento anno su anno del 4%. Avrebbero pagato, secondo l’analisi della società, le innovazioni apportate al format, sempre più incentrato su contenuti media come video e foto. I ricavi sono in calo del 4,2% a 590 milioni di dollari, ma sopra le attese degli analisti che scommettevano su 587 milioni di dollari. Twitter afferma che la variazione di ricavi è in gran parte dovuta alla dinamica del segmento advertising. Le vendite negli Stati Uniti, il mercato pubblicitario più importante di Twitter, sono diminuite dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La società non è riuscita a catturare più di una piccola frazione del mercato della pubblicità digitale, dominata dalla Google e Facebook di Alphabet Inc.
In calo le perdite, che scendono a 21,1 milioni di dollari, rispetto a un rosso di 103 milioni dell’anno scorso. Twitter ha fatto sapere che che la sua perdita netta si è ridotta a 21,1 milioni dollari ossia 3 centesimi per azione. L’utile, al netto di alcuni costi, è stato di 10 centesimi, rispetto alle stime degli analisti di 7 centesimi.
Dopo i conti il social guadagna a Wall Street fino al 14,6%.