Conto alla rovescia per MyStartup Funding Program, la call4ideas lanciata da Piquadro, che punta a promuovere l’innovazione delle migliori idee di business nell’area tecnologica applicata all’industria della valigeria e della moda.Per candidarsi c’è tempo infatti fino al 31 ottobre. Con questo concorso l’azienda bolognese metterà a disposizione la somma di 100.000 euro per l’impresa più meritevole, insieme a un percorso di accelerazione in Silicon Valley. Il bando di concorso è disponibile sul sito www.piquadro.com/mystartup.
Entro la fine dell’anno è prevista una giornata-evento per l’assegnazione del premio. Le 5 start up più promettenti e che meglio rispondono agli obiettivi del programma saranno invitate alla finale e avranno 10 minuti di tempo per spiegare e motivare la propria idea di business di fronte alla stampa, a una platea qualificata e alla giuria che decreterà il vincitore.
Il contest è stato ideato dal fondatore e Ad della società, Marco Palmieri che è alla ricerca di idee in un mercato, quello tecnologico, che siano in grado di proporre soluzioni di business adattabili al settore del fashion. “Dalle startup che selezioneremo grazie a My Startup Funding Program – ha spiegato a EconomyUp – mi aspetto una vera e propria contaminazione distruttiva. Che sia in grado di portare innovazione a partire da processi lontani dai nostri. È così, secondo me, che si mette in pratica il concetto di innovazione aperta”.
Al momento le candidature per partecipare a My Startup Funding Program sono circa sessanta, ma potrebbero aumentare in vista della scadenza. Si tratta per la maggior parte di aziende italiane (80% circa),le altre arrivano da Spagna, Germania e Russia. “Quel che offriamo – ha sottolineato continua Palmieri – non è solo sostegno finanziario ma anche supporto industriale e tutoring, oltre a mettere a disposizione delle startup la nostra capacità prototipale”. A tutto ciò si aggiungerà inoltre un percorso di accelerazione di tre settimane in Silicon Valley. “Siamo a caccia – ha concluso l’Ad – di imprese sia capaci di tirare fuori necessità che ancora non ci sono. Non vogliamo startup che risolvano problemi, ma che intercettino bisogni che non sono ancora emersi. Per Piquadro questo significa innovare”.