I FONDI

Ricerca e Sviluppo, sul piatto 206 milioni

Ripartono gli accordi per l’innovazione, in vigore il decreto direttoriale che finanzia progetti basati sulle tecnologie chiave di Horizon 2020 (Ict, Spazio e digitale per il scoiale). Intese tra Regioni, Mise e imprese canali per accedere ai fondi

Pubblicato il 31 Ott 2017

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Partono i nuovi accordi per l’innovazione rifinanziati con 206,6 milioni. E’ stato pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale il decreto direttoriale 25 ottobre 2017 che stabilisce le modalità e i termini per la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore di progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell’ambito di accordi con le Regioni interessate, denominati “Accordi per l’innovazione”.

Le procedure, introdotte dal decreto ministeriale 1° aprile 2015, sono state ridefinite con il decreto del Ministro Calenda in data 24 maggio 2017, che ha rifinanziato la misura con ulteriori 206,6 milioni di euro e ha demandato al decreto direttoriale la definizione della disciplina di dettaglio, a partire dagli aspetti relativi alla presentazione delle proposte progettuali. Le nuove disposizioni sono applicate alle proposte presentate a partire oggi.

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste è necessario che sia definito l’accordo per l’innovazione tra il Ministero dello sviluppo economico e le Regioni e le province autonome interessate e/o il soggetto proponente.

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria nonché attività di ricerca.

Gli accordi per l’innovazione finanziano attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo di una o più delle tecnologie identificate dal Programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione 2014 – 2020 “Horizon 2020”, tra cui Ict, spazio e tecnologie per il sociale.

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro e non superiori a 40 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della proposta progettuale al Ministero dello sviluppo economico.

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