Telstra Corp., l’ex monopolio telefonico australiano, riceverà
11 miliardi dollari australiani (11,6 miliardi di dollari
americani) nell’arco di trent’anni per la progressiva
eliminazione della sua rete di telecomunicazione in rame, la
cessione degli asset fissi e la partecipazione insieme alla Nbn Co.
alla realizzazione della National broadband network: è quanto
prevede l’accordo raggiunto dalla telco storica col governo
australiano.
L'accordo contiene una serie di condizioni e non avrà un
impatto significativo sulla situazione finanziaria
dell'operatore di Melbourne nell'anno fiscale 2012, ha
fatto sapere la stessa Telstra in un comunicato alla Borsa
australiana.
"Dopo aver rigorosamente valutato le diverse opzioni e le
implicazioni normative e commerciali dell’accordo, il Cda di
Telstra ha intenzione di raccomandare agli azionisti di approvare
la proposta di partecipare alla realizzazione della Nbn, a patto
che siano rispettate le condizioni su cui ci siamo accordati”, ha
dichiarato il presidente di Telstra, Catherine Livingstone.
Telstra dovrà affittare l’accesso alla Nbn, il cui costo
previsto è di 35,9 miliardi di dollari australiani, dopo che avrà
trasferito il controllo della sua rete fissa al governo. La rete
nazionale di ultra-banda larga dovrà coprire il 93% della
popolazione australiana entro il 2018.