I servizi 4G potrebbero interferire con le trasmissioni televisive
in alcune aree: lo sostiene la telco francese Bouygues Telecoms,
che ha chiesto al Consiglio di Stato di ripensare il processo di
vendita all'asta dello spettro mobile di quarta generazione,
perché è possibile che il 4G causi problemi al broadcasting. Lo
riferisce il quotidiano Le Figaro che cita un documento inviato da
Bouygues al Consiglio di Stato.
La telco afferma anche che esistono misure per impedire che le
comunicazioni 4G interferiscano con le trasmissioni tv, ma sono
costose: possono richiedere una spesa compresa tra 500 milioni e
1,7 miliardi di euro. Al momento, il modo in cui è stato
progettato il processo d'asta non fa chiarezza su chi dovrà
pagare per queste misure atte a eliminare le interferenze, continua
Bouygues, ma l'operatore di telefonia mobile francese vorrebbe
che fosse il governo a finanziarle, scrive Le Figaro.
Parigi si aspetta di ottenere almeno 2,5 miliardi di euro vendendo
i diritti d'uso delle frequenze per i servizi mobili di nuova
generazione. Pagare per le tecnologie che eliminano le interferenze
del 4G sul broadcasting ridurrebbe notevolmente il guadagno per lo
Stato. Immediata dunque la risposta del ministro dell’Industria
Éric Besson: “Le interferenze riguardano una parte minima dei
casi”. Per Bouygues Telecom sarebbero fino al 20% delle
abitazioni, ovvero fino a un milione di utenti, ma per il governo
si tratta di una stima esagerata.
“I rischi di interferenze riguardano solo un lotto delle
frequenze 4G su quattro in vendita: Bouygues potrà candidarsi per
gli altri tre, se pensa che i rischi siano eccessivi”, continua
Besson. Il ministro nega anche che i costi della tecnologia per
eliminare i problemi siano alti come stima la telco: “Si tratta
di cifre esagerate”.