Security: iOs batte Android. E’ più “resistente” ai malware

Un’indagine di Symantec svela le vulnerabilità dei due sistemi operativi mettendoli a confronto. Entrambi mostrano “falle”, ma il sistema di Apple ha una marcia in più dovuta al rigoroso processo di selezione di apps e sviluppatori

Pubblicato il 28 Giu 2011

iOs e Android non totalmente sicuri. A dirlo uno studio effettuato
da Symantec secondo cui, nonostante queste piattaforme mobili siano
state progettate pensando alla sicurezza, le misure adottate non
sempre sono sufficienti per proteggere i dati sensibili delle
aziende. L’adozione massiva di dispositivi mobili consumer e
gestiti espone infatti a nuovi rischi per la sicurezza.

Pur offrendo una protezione maggiore rispetto ai sistemi
tradizionali desktop based sia iOs che Android sono dunque ancora
vulnerabili a numerosi tipi di attacchi. “I dispositivi mobili
attualmente presenti sul mercato non condividono un approccio
univoco alla sicurezza – spiega Carey Nachenberg, Symantec Fellow
and Chief Architect, Symantec Security Technology and Response – Se
da una parte sono più sicure rispetto ai Pc tradizionali, queste
piattaforme sono ancora vulnerabili a numerosi attacchi
tradizionali. Inoltre gli impiegati dell’azienda utilizzano
sempre più i dispositivi personali non gestiti per accedere ai
dati sensibili aziendali, e si connettono in seguito con i loro
dispositivi ai servizi di terze parti all’ esterno del controllo
aziendale, esponendo gli asset aziendali a potenziali
attacchi.”

Più precisamente il modello di sicurezza di iOs offre una
protezione migliore contro i malware tradizionali, soprattutto
grazie al rigoroso processo di certificazione di Apple per le
applicazioni e per gli sviluppatori, processo attraverso il quale
viene controllata l’identità degli autori dei software,
eliminando la possibilità che siano dei potenziali attaccanti.
Google ha optato per una certificazione meno rigorosa, permettendo
a ciascun sviluppatore di creare e rilasciare applicazioni in forma
anonima, senza nessun controllo. Questa mancanza di certificazione
ha potenzialmente portato all’attuale crescita del volume di
malware specifici per Android.

Android consente alle applicazioni di avere un controllo sulle
funzionalità del dispositivo superiore rispetto a iOs, e lascia
direttamente all’utente la scelta di autorizzare le applicazioni
ad esercitare questo tipo di controllo. Se da una parte questo
permette agli sviluppatori di creare delle applicazioni più
potenti e utili, dall’altra lascia molte decisioni in ambito
sicurezza nelle mani degli utenti, esponendo gli stessi a rischi
maggiori.

Sia gli utenti Android che gli utenti iOS sincronizzano
regolarmente i loro dispositivi con servizi cloud forniti da terze
parti (come i calendari web based) e con i propri computer di casa.
I dati aziendali sensibili archiviati in questi dispositivi sono
quindi potenzialmente esposti a sistemi fuori dal controllo
dell’azienda.
I dispositivi che hanno subito jailbreaking, o dispositivi la cui
sicurezza è stata disabilitata compromessa sono un target
attraente per gli attaccanti: questi dispositivi sono infatti
vulnerabili quanto i Pc tradizionali.

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