Il colosso Intel è sempre più leader del suo settore: secondo i
nuovi dati di Ihs iSuppli, la quota del gruppo californiano sul
mercato mondiale dei microprocessori è cresciuta nel primo
trimestre 2011 e a soffrirne è la concorrente numero uno, Amd.
Intel ha rappresentato l’82,6% del fatturato del mercato dei
microprocessori alla fine del primo trimestre, contro l’80,6%
dello stesso trimestre dello scorso anno e l’81% del quarto
trimestre. Ihs iSuppli spiega che i chipmaker stanno beneficiando
di un mercato forte per i microprocessori, cresciuto del 20% nei
primi tre mesi del 2011.
Intel ha ampliato il suo share ai danni della numero due del
settore, Advanced Micro Devices, che ha visto nel primo trimestre
scivolare la sua quota sul fatturato mondiale al 10,1%, contro
l’11,8% di un anno prima e il 10,9% del quarto trimestre –
anche se le sue revenues, come quello di Intel, sono comunque
aumentate grazie alla crescita complessiva del mercato.
Le vendite di
Intel sono cresciute, notano ancora gli analisti,
nonostante il ritiro dal mercato di circa 8 milioni di chip Core
Sandy Bridge a causa di un errore nei controller.
"Intel è
stata molto veloce nell’individuare e corrreggere i problemi di
Sandy Bridge lo scorso trimestre", afferma l’analista di
iSuppli Matthew Wilkins. E infatti Intel ha registrto un aumento
del 25% nel fatturato del primo trimestre.
Tuttavia problemi potrebbero sorgere, aggiungono gli esperti, per
il microprocessore Atom, non a causa di errori hardware, ma perché
sono destinati ai computer netbook, le cui vendite risentono
fortemente della concorrenza dei tablet. La vera sfida per Intel è
lì: conquistare il mercato dei nuovi device mobili.