La tecnologia HP per sostenere la ricerca avanzata. I server
ProLiant del colosso Usa sono stati da Eni Italia e l’Università
di Amburgo in Germania per accelerare i progetti di ricerca più
importanti e le scoperte nel campo dell’energia e
dell’astrofisica.
Nel corso dell’ultimo decennio, la tecnologia server HP ProLiant
ha permesso di portare l’high performance computing, la potenza
di elaborazione avanzata e l’efficienza energetica, ad una base
sempre più ampia di clienti, dai piccoli laboratori alle
installazioni Top500. Al numero 61 della classifica di giugno dei
primi 500 supercomputer più potenti al mondo, il sistema raggiunge
un valore di 131,2 teraflop nel test Linpack Rmax.
L’azienda e l’ateneo utilizzano i server HP ProLiant come parte
dell’HP Converged Infrastructure allo scopo di massimizzare le
risorse delle loro infrastrutture tecnologiche. Incrementando la
potenza di calcolo senza aumentare l’impatto ambientale o
l’utilizzo di energia del sistema, si potranno garantire
risultati più rapidi e a costi inferiori per le loro ricerche.
Eni, nello specifico, aveva l’esigenza di migliorare le proprie
capacità di elaborazione dei dati sismici per una più veloce ed
efficace ricerca di petrolio e gas naturale.
La società ha implementato un server cluster HP composto da più
di 1.000 server HP ProLiant SL390 G7 con tecnologia di
interconnessione Mellanox QDR 40 Gb/s di InfiniBand, gestiti
attraverso HP Cluster Management Utility. Il nuovo sistema consente
ad Eni di espandere la potenza di calcolo senza il bisogno di
ulteriore spazio o alimentazione.
“La nuova infrastruttura server HP offre il 50% in più di
capacità di elaborazione ad un costo inferiore e nello stesso
spazio occupato dai nostri sistemi precedenti – spiega Sergio
Zazzera, Manager, Technical Scientific Data and Systems Department,
di Eni – Grazie a questa configurazione possiamo migliorare
l'utilizzo delle nuove tecnologie per di ridurre
significativamente il tempo richiesto per scoprire e rendere
produttivi nuovi giacimenti di petrolio e gas".
L’Università di Amburgo ha scelto HP per sviluppare ulteriori
ricerche astrofisiche e climatiche condotte presso il suo Regional
Computing Center. Per aumentare la velocità del suo sistema di
high-performance computing, l’università ha implementato un
cluster di otto server HP ProLiant SL390 G7 2U su due chassis HP
ProLiant SL6500. Ciascun server comprende 3 Gpu integrate Nvidia
Tesla M2070Q che traggono vantaggio dall’estrema modularità e
dalla maggiore larghezza di banda interna dei server HP ProLiant
SL390 per la visualizzazione tridimensionale e l’elaborazione in
parallelo.
“Dopo un’attenta valutazione, siamo giunti alla conclusione che
i server HP ProLiant SL390 G7 con acceleratori Nvidia sarebbero
stati la piattaforma migliore per il porting e il tuning di
applicazioni complesse per i sistemi multicore e Gpu-enabled",
sottolienea Stephan Olbrich, Director, Regional Computing Center,
dell’Università di Amburgo – Con i server HP ProLiant SL390 G7
dotati delle nuove Gpu M2070Q Nvidia possiamo velocizzare in modo
significativo le codifiche avanzate per realizzare nuove scoperte
nelle aree dell'astrofisica e della ricerca climatica”.