Maxi-riforma fiscale di Donald Trump, per Apple potrebbe esserci in ballo un vantaggio potenziale di 47 miliardi di dollari. Lo dice il Financial Times secondo cui se verrà approvata la riforma in discussione al Congresso Usa, l’azienda guidata da Tim Cook potrebbe essere la compagnia Usa a usufruire di più guadagni dalla nuova legge.
Il beneficio sarebbe legato al miglior trattamento che, grazie alla riforma, godranno i profitti realizzati all’estero e che ora vengono trattenuti al di fuori degli Usa.
Attualmente agli utili delle aziende Usa è applicata un’aliquota del 35%. Ma con la riforma agli utili riportati negli Usa verrà applicata un’aliquota intorno al 14,5%. Apple ha circa 250 miliardi di dollari parcheggiati all’estero, un quinto della liquidità totale che le aziende Usa tengono fuori dagli Stati Uniti proprio per motivi fiscali. In base alle regole attuali se volesse rimpatriarli dovrebbe pagare al fisco 78 miliardi di dollari, mentre con la riforma voluta da Trump la cifra da versare all’erario, secondo gli esperti interpellati dal Ft, sarebbe di 31 miliardi di dollari.