L’home entertainment che passa per i set-top box e, soprattutto,
per i digital video recorder (Dvr) costa caro all’ambiente. Negli
Usa questi device sono diventati il principale “consumatore” di
energia elettrica in molte case, mentre le aziende e gli utenti
europei, una volta tanto, sono più attenti a economizzare
energia.
La denuncia arriva dal Natural Resources Defense Council americano:
i set-top box consumano 3 miliardi di dollari di elettricità
l’anno negli Usa (più di quanta ne usi l’intero Stato del
Maryland in 12 mesi) e il 66% di questa energia è sprecata,
perché set-top box e Dvr sono accesi a pieno regime 24 ore su 24,
anche se nessuno guarda la tv o nessun programma viene
registrato.
La questione non è da sottovalutare: si contano 160 milioni di
set-top box negli Usa, uno ogni due persone, e la cifra è in
costante crescita. Molte famiglie hanno uno o più cable box di
base e anche un Dvr, che usa il 40% di energia in più di un
set-top box. Un Dvr e un cable box, entrambi ad alta definizione,
consumano in media 446 kw/ore l’anno, circa il 10% in più di un
piccolo frigorifero in classe A (basso consumo).
“Oggi l’imperativo è l’efficienza energetica, ma i set-top
box sono un forte motivo di preoccupazione, perché rendono
difficile abbassare i consumi di elettricità nelle case”,
sottolinea John Wilson della Energy Foundation di San Francisco.
“Le aziende non se ne vogliono occupare: sostengono che è troppo
complicato e costoso rendere i set-top box più efficienti. Ma non
credo che le cose stiano così”.
La funzionalità che rende costantemente “powered on” i device
fa parte del modo in cui le aziende dell’elettronica e i provider
di Internet e della tv via cavo programmano set-top box e
registratori, spiega Wilson, ed è connessa con il sistema con cui
i cable network funzionano negli Usa. Questa funzionalità si può
modificare, ma nessuna legge attualmente obbliga a farlo negli
States.
L’Europa si trova in una situazione migliore. Set-top box e Dvr
attivi in alcuni Paesi del nostro continente possono
automaticamente andare in modalità stand-by quando non sono in
uso, dimezzando i consumi di energia. Inoltre hanno uno stato
opzionale di deep sleep, che può ridurre il consumo di energia
addirittura del 95%. L’azienda britannica Pace, per esempio,
fabbrica e vende set-top box efficienti, sia in Europa che negli
Usa, ma i provider americani non sfruttano le funzionalità
esistenti di stand-by e deep sleep temendo che mandare
l’apparecchio in modalità “dormiente” danneggi la ricezione
del servizio e l’esperienza dell’utente.
Le aziende del cavo sostengono che i consumatori non tollererebbero
tempi di attesa per riavviare i sistemi. “Anche noi vogliamo
apparecchi più efficienti”, dice Justin Venech, portavoce di
Time Warner Cable. “Ma quando compriamo le nostre attrezzature,
funzionalità e costo restano le considerazioni principali”.
“Bastano delle fix tecniche per minimizzare l’attesa per il
consumatore, e non costano tanto”, replicano le associazioni
americane che si occupano di efficienza energetica. “I sistemi
europei a basso consumo si riavviano in uno o due minuti”.