Trimestre al rialzo per Ibm che ha archiviato il second quarter
2011 con utili in crescita dell'8%, superiori alle attese. A
trainare il business l'aumento delle vendite di hardware e
software: per entrambi i comparti si è registrato un balzo in
avanti del 17% rispetto al corrispondente trimestre di un anno
fa.
I profitti hanno toccato quota 3,66 miliardi di dollari (3 dollari
per azione), in salita rispetto ai 3,39 miliardi (2,61 dollari per
azione) del corrispondente trimestre del 2010. "Gli utili
derivati dalla vendita dei nostri prodotti e dei nostri servizi
sono cresciuti a cifra doppia", sottolinea l`amministratore
delegato Samuel Palmisano.
Le revenue da software hanno raggiunto quota 6,2 miliardi di
dollari (WebSphere, Tivoli, Lotus e Rational sono cresciuti del 21%
per un giro d'affari di 3,9 miliardi). Ottime notizie anche per
l'hardware: le vendite hanno generato introiti per 4,7
miliardi. Ed è andata più che bene anche per i servizi: le
revenue sono aumentate del 10% e un punto percentuale in più è
stato registrato dal comparto technology services, per un totale di
10,2 miliardi di dollari. E le revenue da business services sono
aumentate del 9% a quota 4,9 miliardi.
La trimestrale ha fatto impennare il giro d'affari a 26,7
miliardi, pari a un aumento del 12%. Escluse le voci straordinarie,
gli utili netti sono stati di 3,09 dollari per azione, mentre gli
analisti avevano previsto una crescita di 3,02 dollari su un
fatturato di 25,4 miliardi. Il risultato ha spinto l'azienda a
rivedere al rialzo le previsioni per il 2011 ad almeno 12,87
dollari per azione, rispetto ai 12,73 inizialmente stimati. La
socxietà stima inoltre il raddoppio del business delle proprie
soluzioni cloud.