Apple compra Shazam: secondo indiscrezioni del sito TechCrunch, l’accordo si chiuderà in questo inizio di settimana per un valore di circa 400 milioni di dollari.
Fondata in Gran Bretagna nel 1999, Shazam è una delle app più popolari del settore musicale. La sua tecnologia è in grado di identificare nome e interprete del brano che si sta ascoltando (per esempio avvicinando lo smartphone alla radio) a partire da qualche nota; negli anni si è arricchita di funzionalità social, come la possibiltà di seguire artisti presenti sulla piattaforma. Shazam ha anche una tecnologia di realtà aumentata che permette di riconoscere contenuti a partire da immagini catturare con la app.
Shazam si integra anche con altre app, come Snapchat e Siri di Apple e manda traffico verso altri servizi musicali, come Spotify, Google Play Music e Apple Music. Le entrate (54 milioni di dollari nel 2016, secondo Tech Crunch) derivano proprio dalle commissioni che Apple paga a Shazam quando le visite al suo negozio iTunes si convertono in acquisto.
E’ evidente che i legami con Apple sono già molteplici e che la decisione della Mela di comprare Shazam sembra naturale: Apple evita di sborsare ancora le commissioni alla app inglese che le porta potenziali acquirenti, arricchisce la sua offerta musicale e ottiene un vantaggio sui servizi rivali: Shazam (100 milioni di utenti mensili), completato l’acquisto, non manderebbe più utenti verso Spotify o Google Play Music.