Call center, sindacati: Vodafone, gare al massimo ribasso

In un comunicato congiunto le segreterie di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil denunciano l’affidamento a Datel Telic di servizi di customer top client a un prezzo di riferimento (19 euro l’ora), “molto inferiore al costo del lavoro medio del settore. Così si distrugge occupazione e valore per tutti”

Pubblicato il 21 Lug 2011

“In questi giorni Vodafone ha assegnato la gara per nuovi volumi
di servizi customer del Top Client Business (cioè i servizi di
assistenza alla sua clientela più pregiata) alla società Datel
Telic. Nulla di male se la commessa fosse stata assegnata con una
logica di premialità della qualità, ma così non è stato:
Vodafone ha assegnato la commessa ricorrendo di fatto al massimo
ribasso, con un prezzo di riferimento di circa 19 euro l’ora. Una
cifra molto inferiore al costo del lavoro medio del settore e ancor
più risibile visto il tipo di servizio”. Così denunciano in un
comunicato le segreterie Nazionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e
Uilcom-Uil.

“Come è possibile – si chiedono i sindacati – vincere una
gara per un servizio che gira mediamente tra i 22 e i 25 euro
l’ora, a tale cifra? Come è possibile visto il costo del lavoro
contrattuale per un 3° e un 4° livello? Come fa Datel Telic, che
da sempre nei convegni si scaglia contro le gare al massimo
ribasso, ad accettare di farsi protagonista di una nuova stagione
di dumping? Forse perché Datel Telic per prima usa i finanziamenti
regionali, che servirebbero per lo sviluppo, al fine di fare sconti
sul costo del lavoro (tranne poi, terminati i finanziamenti, aver
creato un precedente tale per cui Vodafone si potrà poi rivolgere
ad un altro imprenditorie che ricomincerà da capo, sempre usando
gli incentivi fiscali mettendo a rischio l’occupazione appena
creata). Forse perché Datel Telic è tra i maggiori imprenditori
che portano il lavoro italiano in Albania, potendo così scaricare
una parte dei costi complessivi. Forse perché, alla fine, dietro
alle belle parole “responsabilità e qualità” si nasconde in
realtà, da parte di Vodafone, una semplice strategia di riduzione
dei costi, di aumento delle quote di sfruttamento dei lavoratori in
outsourcing. Preferendo risparmiare qualche centinaio di migliaio
di euro (una somma ridicola per i bilanci Vodafone) piuttosto che
curarsi della qualità da riservare ai propri clienti maggiormente
spendenti. E tali comportamenti irresponsabili dei committenti –
questa la verità che emerge da questa vicenda – trovano
atteggiamenti complici non da parte di qualche piccola azienda, ma
da un soggetto imprenditoriale di primo piano come Datel
Telic”.

“Come Segreterie Nazionali – concludono i sindacati – invitiamo
tutti i soggetti a essere coerenti con quanto dichiarano,
consapevoli che, se si continuerà così, si distruggerà
occupazione e valore per tutti. Alla fine rischiamo solo di tornare
indietro, alla legge della giungla, alle piccole furbizie che non
fanno la fortuna di nessuno. Come sindacati, non da oggi, riteniamo
che il nostro settore abbia bisogno di più qualità, maggiori
tutele per i lavoratori, salari più dignitosi, regole contro
episodi come questi, con l’introduzione di clausole sociali e di
nuove norme più stringenti sugli appalti. Chiediamo per tanto a
Vodafone di interrompere tale politica, di dimostrare concretamente
di non voler incoraggiare gare al massimo ribasso. In caso
contrario valuteremo, insieme al Coordinamento Nazionale delle Rsu
di Vodafone, tutte le iniziative necessarie a sostegno di una
vertenza per la buona occupazione”.

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