Soffre il mercato italiano della Digital Technology. A dirlo i dati
rilasciati da Sirmi, relativi al comparto Client che nel secondo
trimestre del 2011 evidenziano segni negativi in quasi tutte le
tipologie dei prodotti.
Il mercato è sceso complessivamente di quasi 250.000 unità, che
in termini percentuali equivalgono ad un calo del -13,7%. Un totale
che corrisponde a un giro d'affari di 624,8 milioni di euro, a
sua volta in regresso del 10,3% rispetto al 30 giugno 2010.
Crollano le vendite di tutti i computer, dai desktop fino ai i
notebook, passando per i netbook. Si salvano solo i tablet,
cresciuti del 154% pari a 190.000 unità; tablet che, però, non
sono riusciti a risollevare le sorti del comparto. Entrando nel
dettaglio, i netbook scendono a 153.500 unità, con un calo del 57%
anno su anno, corrispondente a un business di 29,6 milioni di euro,
in calo del 62,1%.
I desktop consumer sono scivolati a 109.400 apparecchi, con un calo
16,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e pari
a un volume d’affari di 45,9 milioni (-18,6%). Nemmeno i
notebook tengono. Di Pc portatili se ne sono venduti 694.500
(-10,2%), per un fatturato di 350,5 milioni di euro (-12,6%), con
un crollo del segmento consumer (-13%) e un forte calo di quello
business (-6%).
Si differenziano solo i prodotti di nicchia: Pc Workstatione e Thin
Client, che segnano un andamento positivo, rispettivamente del +7%
e +3% circa. Questi andamenti hanno contribuito a rafforzare la
quota di mercato dei NoteBook che rappresentano il 60% del valore
totale, considerando all’interno anche i NetBook (+10,8%): oltre
il 2% rispetto al dato dello stesso periodo del 2010.
Per l’intero esercizio 2011 Sirmi stima che il mercato
complessivo dei Pc Client si attesti su circa 7,7 milioni di pezzi,
di qualche punto percentuale inferiore rispetto al 2010.