Dal primo febbraio, da quando è entrato a pieno regime l'invio
telematico dei certificati di malattia di dipendenti pubblici e
privati, sono stati inviati all'Inps quasi 9 milioni di
certificati. Per la precisione, 8.731.176 fino al 30 giugno. E'
quanto emerge dalle tabelle del ministero della Pubblica
amministrazione e innovazione – su fonte Inps – sul flusso dei
certificati di malattia trasmessi con il nuovo sistema telematico.
Febbraio è il mese che ha fatto registrare il maggior numero di
certificati: martedì 8 febbraio è il giorno che segna il record
di lavoratori a casa malati: ben 148.824.
Le tabelle pubblicate sul sito del ministero mostrano
dettagliatamente l'andamento e il flusso del sistema. I mesi in
cui si sono registrati più certificati di malattia sono stati
febbraio e marzo. Per l'esattezza: 2 milioni 143 mila a
febbraio e 2 milioni 10mila a marzo. Segue maggio con 1 milione 739
mila e aprile con 1 milione 516 mila. La settimana con più
lavoratori malati si è registrata a inizio febbraio: da sabato 5 a
venerdì 11 sono stati inviati all'Inps oltre 575 mila
certificati. Hanno superato il mezzo milione a settimana anche le
altre settimane di febbraio e la prima di marzo.
Anche se a pieno regime il sistema è attivo dal primo febbraio –
data che segna l'avvio delle sanzioni per quei medici che non
inviano i certificati di malattia online – la nuova procedura
telematica è partita prima. L'obbligatorietà del sistema è
infatti scattata il 19 giugno 2010. Considerando questa come data
di partenza, il numero totale dei certificati inviati all'Inps
– fino al 30 giugno 2011 – è stato di 12 milioni 536mila.
Analizzando le tabelle a livello regionale, si nota che la
Lombardia è in testa in questa speciale classifica: 2.760.954
certificati trasmessi all'Inps. Segue Lazio (1.655.578); Veneto
(1.057.726); Sicilia (1.010.153); Emilia Romagna (963.682);
Campania (941.253); Piemonte (776.764); Toscana (602.454); Puglia
(548.320); Calabria (431.232); Marche (314.736); Liguria
(257.397); Abruzzo (230.975); Sardegna (227.394); Friuli Venezia
Giulia (209.539); Umbria (146.003); Provincia autonoma di Bolzano
(127.656); Provincia autonoma di Trento (120.846); Basilicata
(82.746); Molise (41.613); Valle d'Aosta (29.758).
Di questi 12 milioni e mezzo di certificati, 3 milioni 50 mila sono
di dipendenti pubblici; 1 milione 609 mila di lavoratori privati
non Inps e 7 milioni 877 mila di dipendenti del settore privato che
fanno capo all'Istituto nazionale di previdenza sociale.