La chiusura del procedimento sull’accordo tra Tim e Fastweb per la realizzazione della rete in fibra ottica in Fiber to the home in 29 città italiane, “Flash Fiber”, è stata prorogata al 31 luglio 2018. A darne l’annuncio è l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, in una nota pubblicata sul bollettino di oggi. La valutazione della proposta di impegni presentata dalle parti, invece, proseguirà – secondo quanto specificato dall’authority – fino al 28 febbraio 2018.
Con questa istruttoria l’Antitrust è impegnata a verificare se l’accordo tra i due operatori infranga il divieto di accordi restrittivo della concorrenza nel mercato interno, e per questo all’inizio di febbraio 2017 il garante aveva eseguito, in collaborazione con il Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, una serie di ispezioni nelle sedi delle due società. Nello specifico, si indaga sulla possibile violazione dell’articolo 101 del Trattato di funzionamento dell’Unione Europea (il Tfue) che regola il divieto di intese fra aziende, restrittive della concorrenza.
“Nel contesto di profonda evoluzione tecnologica ed economica che sta interessando il settore delle telecomunicazioni su rete fissa – scriveva l’Antritrust annunciando l’avvio dell’istruttoria – l’accordo sottoscritto da Telecom Italia e Fastweb, per quanto promosso al fine dichiarato di consentire uno sviluppo più efficiente di infrastrutture tecnologiche innovative, potrebbe, al contempo, risultare potenzialmente idoneo a impedire, restringere o falsare in maniera consistente il gioco della concorrenza nei mercati nazionali dei servizi di accesso all’ingrosso su rete fissa e dei servizi al dettaglio di telecomunicazioni a banda larga e ultralarga”.
“L’azienda è convinta della correttezza del proprio operato – scriveva in una nota Fastweb commentando l’apertura del procedimento Antitrust – e della validità del progetto industriale di Flash Fiber che sta procedendo speditamente a cablare in Fiber to the Home 20mila case a settimana. Come in passato, Fastweb rinnova la sua fiducia nell’operato dell’Agcm e continuerà a collaborare costruttivamente con l’Autorità“.
Quanto a Tim, l’azienda “conferma la correttezza dei propri comportamenti e la validità del progetto industriale che consente di accelerare la diffusione dei servizi in fibra Ftth, in coerenza con gli obiettivi della Strategia Nazionale della Banda Ultralarga, incrementando la concorrenza e apportando benefici per i consumatori” affermava l’azienda in un comunicato, specificando che avrebbe assicurato all’Autorità 2la massima collaborazione e trasparenza nel corso del procedimento”.