Si chiama Pruvo. In Italia è ancora una “sconosciuta”, ma promette di far parlare presto di sé. Dai natali israeliani, la “piattaforma” punta a fare concorrenza a colossi del calibro di Booking.com ossia a farsi strada nel mondo della prenotazione online degli hotel. Il tutto attraverso un algoritmo “super-intelligente” che consente non solo di individuare l’offerta più conveniente fra quelle disponibili ma di rimodularla in corso d’opera.
Funziona così: una volta effettuata la prenotazione, il sistema provvede a verificare, in totale autonomia, se vengono applicati ulteriori sconti su analoghe offerte da parte della struttura prima di arrivare in hotel e a suggerire quindi al cliente il momento migliore per “bloccare” il prezzo. “Ci sono centinaia di piattaforme per la prenotazione online degli hotel e la maggior parte fa leva sulla proposta del ‘miglior prezzo’, ma si tratta del prezzo fissato al momento della prenotazione – spiega a CorCom Doron Nadivi, Chief Marketing Officer di Pruvo -. Stando alle nostre rilevazioni dal momento della prenotazione a quello del check-in hotel c’è il 40% di possibilità che il prezzo scenda ulteriormente e addirittura si può arrivare a sconti fino al 70% rispetto al prezzo iniziale. Per accorgersene bisognerebbe verificare di giorno in giorno se ci sono oscillazioni, ma bisognerebbe avere molto tempo a disposizione. La nostra piattaforma verifica automaticamente cosa sta succedendo e quindi è in grado di informare subito il cliente sulle nuove offerte prima di confermare la prenotazione”.
La tecnologia alla base del sistema è un algoritmo molto sofisticato sviluppato in un anno e mezzo di lavoro e in grado di confrontare 24 ore su 24 e sette giorni su sette i prezzi di centinaia di siti. “Ci definiscono già dei disruptor”, ci tiene a sottolineare Nadivi che paragona la “rivoluzione” Pruvo a quella che nel corso degli anni ha riguardato le prenotazioni aeree online e che al netto del caso Airbnb (ma qui siamo nell’universo delle abitazioni private) non conosce al momento reali competitor. “La prenotazione alberghiera online è al momento ‘monopolizzata’ da due colossi: Priceline – a cui fa capo Booking.com – ed Expedia, che detiene il brand Hotels.com, per citare le piattaforme più note al grande pubblico. Pruvo vuole porsi come un’alternativa”, spiega ancora Nadivi.
Per i singoli utenti ma anche per le agenzie di viaggio, le aziende e persino per la pubblica amministrazione il risparmio costi può essere consistente, anche perché l’utilizzo della piattaforma è (al momento) a costo zero per l’utilizzatore finale. Nessuna variazione sulla prenotazione viene inoltre effettuata senza il consenso dell’utente, il quale viene però prontamente informato su eventuali sconti e può quindi confermare la prenotazione quando lo ritiene più opportuno. “Si pensi ai risparmi anche per la pubblica amministrazione, ad esempio alle spese sostenute per i viaggi gestiti dai ministeri degli Esteri o a quelli del Turismo e quindi al taglio dei costi che ne può derivare”, evidenzia il manager. Al momento la piattaforma non è disponibile in lingua italiana “ma sono già centinaia gli italiani che stanno utilizzano Pruvo”. E il numero, promette Nadivi, è destinato a crescere.