LA DELIBERA AGCOM

Nuovi servizi in bolletta? Agli utenti va comunicato due mesi prima. Le telco: “Non ce la facciamo”

I nuovi obblighi introdotti dalla delibera Agcom 496/17/CONS rischiano di non essere applicabili in molti casi. Le telco in allarme: serve tempo per effettuare le modifiche tecniche necessarie ad avviare le nuove comunicazioni ai clienti

Pubblicato il 15 Gen 2018

smartphone-mobile-120323184304

Obbligo di comunicazione ai clienti di eventuali modifiche con almeno due mesi di anticipo rispetto alla data di applicazione. Questa la novità a carico delle telco introdotta dall’Agcom con la delibera 496/17/CONS. I nuovi obblighi saranno applicati nel caso di modifiche che non comportino l’applicazione del diritto di recesso senza penali come nel caso della fatturazione a 30 giorni reintrodotta dal Decreto Fiscale (legge 172/2017).  “Le informazioni, veicolate con qualsiasi mezzo agli utenti, circa i prezzi dei servizi, i tempi e le modalità attraverso le quali la modifica della cadenza di rinnovo delle offerte e fatturazione dei servizi interverrà, devono essere fornite, dagli operatori di cui all’art. 1, comma 1- ter, del decreto legge n. 7/2007, in maniera chiara, trasparente ed esaustiva con almeno due mesi di anticipo rispetto al momento della modifica”, recita larticolo 1 della delibera Agcom.

Rimane fermo inoltre l’obbligo, per gli operatori, di comunicare al più tardi 30 giorni prima le modifiche che comportino il diritto di recesso senza penali come nel caso di modifica dei prezzi come ribadito dalla delibera 495/17/CONS e previsto dall’art. 70.4 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche.

Ma la norma è applicabile? In alcuni casi potrebbero esserci delle oggettive difficoltà. Ad esempio per il recepimento della delibera 496/17/CONS i due mesi scadono al più tardi il 5 febbraio e quindi a circa 45 giorni dalla pubblicazione della delibera stessa. Secondo quanto risulta a CorCom gli operatori di Tlc avrebbero già evidenziato il rischio di non riuscire a stare nei tempi, a causa di difficoltà nell’effettuare modifiche nei sistemi e comunicarle ai clienti. Se da un lato – stando a quanto si apprende – sarebbe possibile rispettare il termine del 5 aprile per tutti i clienti, dall’altro le esigenze tecniche che fanno capo a questa attività avrebbero già messo in difficoltà gli operatori i quali potrebbero non essere sempre in grado di rispettare sempre il nuovo obbligo dei due mesi.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati