STRATEGIE

Apple, operazione “rimpatrio capitali”: 38 miliardi al fisco Usa

Maxi-piano dell’azienda in risposta alla riforma sulle tasse di Trump: stimato un “contributo all’economia americana” di 350 miliardi di dollari in 5 anni. Previsti investimenti diretti per 30 miliardi e 20mila nuovi posti di lavoro negli Usa. Il tweet del presidente degli Usa: “Una vittoria per le nostre politiche”

Pubblicato il 18 Gen 2018

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350 miliardi di dollari. E’ questo il “contributo all’economia americana” annunciato da Apple per i prossimi 5 anni. Un maxi-piano che include, dettaglia l’azienda guidata da Tim Cook, 38 miliardi di dollari in tasse per il rimpatrio di parte dei 250 mld di dollari di fondi parcheggiati all’estero, un anticipo dovuto “ai recenti cambiamenti alla riforma fiscale sul rimpatrio” attuata dal presidente Usa Donald Trump. Si tratta in ogni caso di uno dei più grandi piani di investimento annunciati dopo le norme sulla riduzione delle tasse (dal 35 al 14%), almeno in parte dovuto alle pressioni del governo sulle strategie di delocalizzazione del lavoro dell’azienda. La stima sul risparmio grazie alle nuove norme è calcolata intorno ai 43 miliardi di dollari in tasse.

Apple si aspetta di investire oltre 30 miliardi di dollari in conto capitale negli Usa nell’arco dei prossimi cinque anni e di creare 20mila nuovi posti di lavoro nei suoi campus attuali e in uno nuovo che intende aprire. Attualmente il produttore dell’iPhone dà lavoro a 84mila persone in tutti i 50 Stati Usa.

“Avevo promesso che le mie politiche avrebbero permesso a aziende come Apple di riportare grandi risorse negli Usa – ha scritto Trump su Twitter -. Soddisfatto nel vedere che Apple ha risposto ai Tax Cuts”.

Ma è tutto dovuto alla riforma di Trump? “Sarò chiaro – ha risposto Cook ai microfoni di Abc News -. Gran parte della nostra strategia è dovuta alla riforma fiscale, ma un’altra grande parte l’avremmo attuata comunque”.

Data l’aliquota e la cifra indicata da Apple, si deduce che il gruppo intende riportare in patria 245 miliardi di dollari. Stando a un documento depositato presso la Sec, l’equivalente americano della Consob italiana, alla fine dello scorso settembre Apple deteneva al di fuori dei confini Usa 252,3 miliardi di dollari.

Apple ha anche aumentato le dimensioni del suo Advanced Manufacturing Fund annunciato la scorsa primavera, da 1 miliardo di dollari a 5 miliardi di dollari. Il fondo è stato istituito per sostenere l’innovazione tra i produttori americani e aiutare gli altri a stabilire una presenza negli Stati Uniti. Sta già sostenendo progetti con produttori nel Kentucky e nel Texas rurale.

Inoltre, Apple prevede di aumentare il sostegno all’educazione alla codifica negli Stati Uniti e programmi incentrati su scienza, tecnologia, ingegneria, arte e matematica (STEAM). Ciò include l’espansione dei programmi con le sue istruzioni di programmazione Swift e l’aggiunta di nuovi programmi per supportare gli insegnanti e la formazione degli insegnanti. La società sta anche aumentando i finanziamenti per il suo programma ConnectED, quindi gli studenti in comunità storicamente sottoservite hanno la possibilità di apprendere le abilità di codifica delle app.

Circa un terzo dei nuovi investimenti sarà effettuato nei data center per ospitare i servizi iCloud, App Store e Apple Music, segno del crescente ruolo dei servizi di abbonamento. Apple possiede data center in sette stati Usa.

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