“Anche quest’anno avremo un approccio da operatore ai vertici del mercato mobile. Da leader”. Gian Luca De Sario, Responsabile Media Planning di Wind Tre, svela i piani in fatto di media planning “una delle attività più importanti per un’azienda che opera nel mondo delle telecomunicazioni, e della telefonia in particolare”.
La fusione ha aperto nuovi scenari per la telco guidata da Jeffrey Hedberg. “E’ sicuramente una grande opportunità. Da due grandi realtà come Wind e 3, abbiamo potuto prendere il meglio nei rispettivi ambiti, enfatizzando le diverse vocazioni dei due brand: grandi eventi e prime time per Wind, digitale per 3. Una strategia sinergica che produce ottime performances complessive”, sottolinea il manager in’intervista a Agir. Target, tv, touchpoints digitali, territorio le quattro T che riassumono la strategia.
“La tv resta il mezzo principe per molte nostre pianificazioni che prevedono la presenza attraverso presidi sui grandi eventi – puntualizza però De Sario -. Il nostro obiettivo è quello di conquistare la ‘testa’ e il ‘cuore’ del pubblico. Siamo anche molto attenti a tutto il mondo digital, presidiando i principali touchpoints digitali, perché, proprio sul web, abbiamo registrato miglioramenti nelle performance di vendita a due cifre. Sul territorio, infine, programmiamo varie attività, tra cui affissioni e passaggi radio, che danno grandi risultati, come dimostrato dalla pianificazione su Trieste e ad Agrigento in occasione della presentazione della nuova rete integrata di Wind Tre”.
Determinante il focus sul digitale: “Il 60% della popolazione che guarda la tv lo fa tenendo in mano lo smartphone – ricorda il manager il quale considera dunque fondamentale veicolare sul web la parte media. “Significa indirizzare il messaggio nel momento giusto e ad un target preciso. E noi riusciamo ad ottenere il massimo dai dati raccolti: dal punto di vista tecnico-informatico, siamo infatti in grado di trasformare questi numeri in opportunità. Quella di Wind Tre è una programmazione su base scientifica che si sta dimostrando vincente”.
Si allarga inoltre il target: “Non ci sono più grandi differenziazioni tra il target dei giovani e quello degli ‘over’. Sappiamo per esperienza che al giorno d’oggi, talvolta, sono i nonni che chiedono ai propri nipoti come avere più Giga di Internet. Potenza dell’evoluzione e della digitalizzazione in atto. Certo i millennials sono più legati al digitale e meno alla tv. Ma questo non significa che non la guardino, cambiano solo la prospettiva di fruizione e il mezzo”. Il 2018 si è aperto all’insegna del “rilancio”: “In Tv privilegeremo la qualità dei grandi programmi di prime time pianificando per contenuto e non solo tenendo in considerazione gli elevati volumi di spazi pubblicitari. Rinforzeremo anche le partnership con tutti i principali player del mercato pubblicitario e, sul web, lavoreremo per una sincronizzazione dei mezzi off-line e online, puntando sia sull’awareness sia sulle performance. Infine, continueremo a lavorare sulla vicinanza al territorio, allargando la platea rispetto a singole zone e paesi”.