Per fare la vera innovazione forse c'era bisogno dello
strumento innovativo per eccellenza: internet, con la sua
"forza sociale". Parte da qui l'idea di Innovatori
Jam 2011, forum di discussione che metterà a confronto le idee di
20mila utenti, e che grazie all'interazione online consentirà
di elaborare strategie condivise per il futuro
dell'innovazione.
L'iniziativa, che vuole essere una vera e propria jam session
telematica, è promossa dall'Agenzia per la diffusione delle
tecnologie e l'innovazione della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, con il supporto di un'apposito social network creato
da Ibm. La discussione partirà alle 8.00 del 13 settembre e
durerà fino alla mezzanotte del 14: 40 ore consecutive in cui i
navigatori potranno interagire su 10 diversi forum tematici,
ciascuno coordinato da un esperto con l'obiettivo di stimolare
e incanalare le idee.
I temi in discussione spazieranno dall'accessibilità, ai
canali di e-commerce ed e-tourism, fino alle Smart City (le
cosiddette città intelligenti, supportate dalla tecnologia e
dall'interattività) e a veri e propri confronti su come si
sviluppa una nuova impresa. Il tutto sarebbe però solo un
esercizio di stile, se non arrivasse a un risultato concreto. E qui
entra in gioco il software Ibm, che a discussioni concluse
raccoglierà tutti gli interventi e li "spremerà per ricavare
i migliori concetti e idee, con l'obiettivo di stilare un vero
e proprio libro biancoIn Italia – spiega Mario Dal Co, direttore
generale dell'Agenzia – non mancano i soldi da investire, ma
mancano da parte del territorio proposte di business adeguate e ben
strutturate. E soprattutto che sappiano guardare all'estero,
perchè oggi la competizione è internazionale fin
dall'inizio".
Il progetto, inoltre, permetterà all'Agenzia di "mettersi
in contatto con le community italiane: vogliamo avere un sensore in
più su chi partecipa al processo dell'innovazione". Per
iscriversi e partecipare alla jam session è già attivo il sito
www.innovatorijam.it. Si tratta del primo esperimento rivolto al
pubblico di questo tipo, in Italia, e se avrà successo la stessa
piattaforma potrà anche essere estesa in futuro alla discussione
su altri grandi temi, come quelli della politica locale o della
pubblica amministrazione.