Per la prima volta nella sua storia di società quotata alla borsa di Wall Street Twitter registra una trimestrale in utile: nell’ultimo quarto del 2017 la società guidata da Jack Dorsey vede 91 milioni di profitti, con i ricavi a +2% in un anno, che toccano quota 732 milioni di dollari, battendo in questo modo le aspettative degli analisti. Segno più anche per il numero di utenti, che arrivano a toccare quota 330milioni, e che sarebbero cresciuti – ma non ci sono dati precisi su questo – a doppia cifra negli ultimi 12 mesi. I risultati hanno portato il titolo del social media, nel premercato, a salire fino al +22%.
Soddisfatto per “il buon finale d’anno” il Ceo Jack Dorsey: “Sono orgoglioso dei costanti progressi realizzati nel 2017 – afferma – e siamo fiduciosi sulla strada che dovremo percorrere”.
Nel corso dell’ultimo mese l’andamento delle azioni ha portato il titolo a superare i prezzo di collocamento, quindi quota 26 dollari, livello che non era stato più toccato dal 2015. Si tratta per il sito di microblogging di una importante inversione di tendenza nell’andamento dei conti, dopo le difficoltà che si sono registrate a più riprese dal 2013. A contribuire al risultato le scelte fatta dal management per far crescere il numero di utenti del social network e fidelizzarli in maniera crescente, ad esempio con la trasmissione in streaming negli Stati Uniti video e dirette sportive, ed estendendo a 280 caratteri il limite per i testi.
A registrate l’aria di cambiamento era stata all’inizio di questo mese Richard Greenfield, analista di Btig Research, secondo cui “la gestione ha rifocalizzato la società sul suo prodotto principale e ha spinto il suo team di prodotto a scorrere più velocemente che mai nella storia dell’azienda”.