Cento assunzioni nei prossimi mesi per “popolare” il nuovo centro di ricerca e sviluppo sull’intelligenza artificiale inaugurato oggi a Roma da Konica Minolta. La multinazionale giapponese specializzata in stampa, sistemi diagnostici e sensori industriali investirà nel progetto, che arriva dopo quelli attivati a Londra, Brno e Monaco di Baviera, cinque milioni di euro.
Alla cerimonia hanno preso parte il Chief technology officer Kunihiro Koshizuka, l’executive director global R&D and deputy Cto Dennis Curry, Flavia Marzano, assessore a Roma Semplice di Roma Capitale e Yoshioka Hiroshi, presidente di Konica Minolta business solution Italia.
Durante la mattinata il centro è stato aperto alle visite di appassionati del settore che hanno potuto assistere a interventi e presentazioni su nuove tecnologie in ambito digital workplace e data systems, con dimostrazioni incentrate sulle innovazioni per i luoghi di lavoro digitali, la cybersecurity, lo sviluppo di sensori e sistemi robotici per il supporto al lavoro e l‘assistenza sanitaria digitale, curati dall’R&D strategy manager Filippo Silva e dal chief technologist Christian Mastrodonato, da Maurizio Lenzerini dell’Università Sapienza di Roma, Giorgio Metta dell‘Iit – Istituto Italiano di Tecnologia e Angelo Maria Sabatini per la Scuola superiore sant’Anna di Pisa.
Tra le soluzioni in via di sviluppo o di implementazione “IoT Sensor for Business Processes”, un piccolo sensore IoT, attraverso il quale ad esempio è possibile geolocalizzare le componenti esistenti all’interno di edifici e strutture di grandi dimensioni, tramite l’automazione del flusso di lavoro e la comunicazione wireless LoRaWan.
Alladin 1.0 è invece una sorta di assistente digitale che consente di indicizzare ogni attività attraverso linguaggi naturali, intelligenza artificiale e tecnologie semantiche: fornisce una panoramica ordinata delle attività, supporta la pianificazione delle riunioni e la gestione e la condivisione delle informazioni aziendali in un dashboard integrato.
Attraverso il Cognitive Hub, inoltre, l’obiettivo è la creazione e il miglioramento degli ambienti di lavoro del futuro grazie all’intelligenza artificiale e ai sistemi cognitivi. Si tratta dell’evoluzione del sistema Workplace Hub, che si pone l’obiettivo di sviluppare modalità innovative per l’interazione uomo macchina, mettendo il personale nella condizione di “compiere scelte sulla base di informazioni disponibili immediatamente e automaticamente utilizzabili”.
Tra le altre soluzioni sulle quali si lavorerà nel nuovo centro di ricercar e sviluppo ci sono anche quelle sui “Distributed Robotics and Advanced Human Computer Interaction”, applicati alla ricerca e alla sanità digitale, tra i quali un’interfaccia virtuale per la medicina riabilitativa basata su un sistema indossabile di misura dei movimenti, e i dispositivi Ultrahaptics, basati su una tecnologia che fornisce feedback tattili senza la necessità di toccare materialmente nulla, pensati per l’utilizzo in ambienti di lavoro in cui le interazioni con sistemi di controllo tradizionali sono difficili.