HORIZON 2020

Fotonica e nanotecnologie per l’automotive: Enea a capo del progetto europeo

L’Agenzia italiana coordina l’iniziativa “Miledi” per la realizzazione di dispositivi a basso consumo che proietteranno sul cruscotto delle immagini ad altissima risoluzione di radio e navigatori, senza più dover installare i singoli schermi. In campo anche il Centro Ricerche Fiat

Pubblicato il 22 Feb 2018

MILEDIcruscotto

Tecnologie laser e nanomateriali innovativi per realizzare dispositivi a basso consumo che proietteranno sul cruscotto delle automobili immagini ad altissima risoluzione di radio e navigatori, senza più dover installare i singoli schermi. E’ questo l’obiettivo del progetto europeo di ricerca Miledi (MIcro QD-Led/Oled DIrect patterning) coordinato dall’Enea, che lavorerà per oltre tre anni insieme a nove partner, tra cui il Centro Ricerche Fiat.

“Svilupperemo nuovi nanomateriali e sistemi laser d’avanguardia per realizzare ‘quantum dot display’ ossia schermi a punti quantici già utilizzati su smartphone, smart glasses e macchine fotografiche – spiega Francesco Antolini, ricercatore Enea del Laboratorio Micro e Nanostrutture per la Fotonica e coordinatore del progetto. Questi display ipertecnologici utilizzano nanocristalli semiconduttori che emettono luce quando sono pompati da una corrente o da altre sorgenti luminose. E proprio la qualità e la luminosità dei colori, insieme ai bassi consumi energetici, hanno fatto crescere l’interesse del settore automotive, e non solo. In particolare ci concentreremo – spiega Antolini – sulla realizzazione di micro display da montare a bordo delle automobili, abbattendo i costi per l’installazione di singoli schermi e valorizzando il design della vettura”.

Ma i vantaggi non finiscono qua. “Nel giro di pochi anni – conclude Antolini – i micro display potrebbero essere prodotti a prezzi competitivi rispetto agli altri tipi di schermi hi-tech basati ad esempio sulla tecnologia Lcd. Investire nella fotonica e nelle micro e nanotecnologie, come sta facendo il progetto Miledi, permetterà di rafforzare la competitività dell’industria europea e di creare nuovi posti di lavoro”. Attualmente l’Europa detiene il 20% del mercato globale della fotonica (circa 60 miliardi di euro) con circa 5mila imprese attive nel settore (soprattutto Pmi), di cui 200 sono italiane.

Il progetto Miledi è finanziato nell’ambito del Programma Quadro dell’Unione europea per la ricerca Horizon 2020 (2014-2020) e vede il Dipartimento Fusione e Tecnologie per la Sicurezza Nucleare dell’Enea nel ruolo di coordinatore, insieme ad istituzioni scientifiche, università e industrie italiane e internazionali provenienti da Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Israele, come Fraunhofer Institute for Organic Electronics (Fep), Technische Universität Dresden (Tud), Alternative Energies and Atomic Energy Commission (Cea-Leti), University of Modena and Reggio Emilia (UniMore), MicroOled (Mod), Ekspla Uab (Eks), School of Physics & Astronomy, University of St Andrews (Ustan), Centro Ricerche Fiat (Crf) e Advanced Measurement Systems (Amsys).

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