Al Mobile World Congress di Barcellona, la fiera dell’industria delle comunicazioni mobili che ha aperto i battenti oggi per la trentunesima edizione, la star del settore, il 5G, ha quest’anno due grandi co-protagonisti: Internet of Things e Industria 4.0. Le telco sono ansiose di saltare sul treno dell’innovazione tecnologica che rilancia il loro business mentre abilita la trasformazione digitale potenzialmente in tutti i settori produttivi: non stupisce che Deutsche Telekom abbia indicato che a Barcellona il suo focus sarà sul nuovo standard mobile 5G come facilitatore dell’interconnesione tra miliardi di device che abilita la quarta rivoluzione industriale e la nascita delle smart city.
Analogamente il colosso spagnolo Telefonica ha annunciato che a Barcellona porterà tutte le sue novità in fatto di Internet delle cose e manifattura connessa sostenuti dalla connettività 5G: Big data, robotica, realtà virtuale e aumentata, produttività, nuovi modelli di business e forza lavoro connessa saranno al centro di annunci e presentazioni del gruppo: il Chief IoT Officer, Vicente Muñoz, per esempio, terrà un keynote speech sulle applicazioni industriali della IoT.
Industria 4.0 richiede un’infrastruttura di comunicazione superiore per uno scambio di dati massiccio, veloce e affidabile a sostegno di applicazioni molteplici e il MWC 2018 fornirà la conferma definitiva che il progresso tecnologico, economico e industriale, passerà necessariamente attraverso le comunicazioni mobili. Così, accanto ai nuovi device targati Samsung, Asus, Sony, Nokia o Lenovo e agli annunci sulla commercializzazione dei primi dispositivi 5G già nel 2019, si moltiplicano le novità sul fronte IoT e Industry 4.0: Ericsson e China Mobile, per esempio, hanno firmato a Barcellona un accordo di cooperazione strategica per dare vita a un Industry IoT Cooperation Center con cui pianificheranno e realizzeranno un ecosistema di soluzioni per la connettività e le applicazioni IoT in settori molteplici, dalla manifattura alla sanità ai trasporti intelligenti.
Sulla stessa linea si inserisce l’annuncio della firma del protocollo di intesa tra Cisco e Tim che impegna le due aziende a sviluppare un programma congiunto di innovazione in Italia per offrire soluzioni e servizi innovativi nei campi dell’Internet of Things, Industria 4.0, smart city, cybersicurezza e 5G. Siamo nel pieno della rivoluzione digitale e la transizione verso la Gigabit society incide su molteplici business con tecnologie quali intelligenza artificiale, robotica e oggetti connessi, hanno sottolineato le due aziende.
Anche l’intelligenza artificiale è a pieno titolo nel cast principale della fiera del mobile di Barcellona, perché direttamente collegata con l’automazione industriale, l’analisi dei dati e innovazioni che includono ormai anche l’automobile, connessa e in futuro anche autonoma. Al MWC si parlerà molto anche di sicurezza e blockchain, perché il mondo del “tutto connesso” cerca soluzioni sempre più avanzate per mettere al sicuro dati e transazioni, compresa la tecnologia della “catena di blocchi” che permette di registrare automaticamente le operazioni informatiche e promette di migliorare trasparenza e efficienza.
Anche i produttori di chip colgono l’occasione per sottolineare il loro ruolo a sostegno della trasformazione digitale: Qualcomm a Barcellona ha osservato che i chip del futuro sono piattaforme sempre più specializzate in base ai compiti che svolgono. Tra questi ci sono i chip sviluppati appositamente per la IoT: per il gruppo californiano sono già un business che vale 1 miliardo di dollari nel 2017.