Investimenti per 2,8 miliardi di euro tra il 2018 e il 2022 a sostegno della digitalizzazione, dell’automazione e della riorganizzazione del modello di servizio. E 10.000 nuove assunzioni. Poste Italiane spinge l’acceleratore sull’innovazione nel Deliver 2022, il piano strategico quinquennale approvato dal cda. L’Information Techology continuerà a rappresentare la componente più rilevante degli investimenti in considerazione della trasformazione digitale. E un incremento degli investimenti per l’automazione in particolare della gestione della corrispondenza e della consegna pacchi sarà la chiave – sottolinea l’azienda – per aumentare l’efficienza e consentire l’attuazione del nuovo modello di recapito congiunto.
“Deliver 2022 ci consentirà di valorizzare appieno le caratteristiche uniche della nostra rete, e di confermare la nostra posizione di società di distribuzione più sicura ed affidabile d’Italia. Ci stiamo trasformando per rispondere al meglio ai bisogni e ai comportamenti sempre nuovi dei nostri 34 milioni di clienti”, sottolinea Matteo Del Fante, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Poste Italiane.
Il piano quinquennale passa attraverso il riassetto della divisione corrispondenza e pacchi, l’evoluzione dei servizi finanziari e assicurativi e la convergenza dei servizi di pagamento mobili e digitali. “Il segmento Corrispondenza e Pacchi – spiega Del Fante -è il fulcro della nostra attività, e a questo proposito stiamo già vedendo i risultati positivi delle azioni intraprese, in particolare dell’introduzione di un modello operativo di recapito innovativo, il Joint Delivery Model, concordato di recente con i sindacati. Inoltre, siamo leader in Italia per le piattaforme digitali dei servizi finanziari ed assicurativi, che sono una fonte di ulteriori opportunità di marketing e di potenziamento dei ricavi. I nostri dipendenti sono la chiave del nostro successo e siamo orgogliosi di essere il principale datore di lavoro in Italia”. Circa 10.mila le nuove assunzioni che riguarderanno professionisti qualificati. Ed è previsto anche un piano di formazione del personale in servizio “per dotarlo delle competenze, degli strumenti e degli incentivi necessari per completare il nostro processo di trasformazione”, puntualizza l’Ad.
Nei prossimi anni cambierà completamente lo scenario nazionale sul fronte in particolare della consegna pacchi: “Sono attesi volumi significativi nei prossimi 3 anni. Attualmente in Italia si consegnano in media 2-3 pacchi procapite contro una media europea di 8-10 pacchi. Ma la situazione cambierà con la crescita dell’ecommerce”, ha detto Del Fante puntualizzando che l’azienda punta a cambiare il modello di recapito e distribuzione anche per fare fronte a clienti come Amazon e non solo. “La capillarità di Poste non ha rivali nel paese e diventeremo quindi sempre più attraenti”.
“Nel 2017 abbiamo raddoppiato il volume con Amazon e considerato il solo mese di dicembre il volume risulta triplicato rispetto a quello di fine 2016. Ciò dinostra che vi è una capacità di fare fronte a volumi e ritmi crescenti anche prima della trasformazione del business model”, puntualizza Del Fante.
Riflettori puntati anche sui pagamenti digitali: “Il segmento pagamenti, mobile e digitale, lanciato recentemente da Poste Italiane è destinato a trarre vantaggio dalle opportunità derivanti dalla convergenza nel settore, supportando al tempo stesso una visione digitale di tutto il gruppo”, sottolinea l’azienda che annuncia di voler consolidare e potenziarsi nel mercato attraverso offerte innovative. “Nonostante il pagamento in contanti rimanga a tutt’oggi il sistema più utilizzato in Italia, questa divisione sarà in prima linea per gestire il passaggio dai metodi di pagamento tradizionali, come i bollettini postali, ad opzioni digitali più evoluti”. E Poste annuncia che continuerà a sviluppare una gamma di servizi pubblici digitali che saranno venduti grazie al supporto dei 12.800 uffici postali presenti sul territorio nazionale.
Riguardo agli obiettivi finanziari del Gruppo al 2022 si attende una crescita organica e un miglioramento del mix dei ricavi stimati a 11,2 miliardi dai 10,2 miliardi del 2017. L’utile operativo è fissato a 1,8 miliardi (dagli 1,1 del 2017), con un maggiore contributo da tutti i segmenti, e l’utile netto a 1,2 miliardi di euro (dai 700 milioni della chiusura 2017) con efficienze di costo in tutto il Gruppo e crescita dei ricavi. In aumento, a 1,7 miliardi (dagli attuali 800 milioni) la posizione finanziaria netta al 2022. La politica dei dividendi prevede un aumento del 5% l’anno fino al 2020 con un payout minimo del 60% dal 2021 in poi.
IL PIANO STRATEGICO DELIVER 2022