Con il Bollettino ufficiale regionale digitalizzato (Burl)
l'Emilia-Romagna ha risparmiato 240 tonnellate di carta. Se
tutte le Regioni utilizzassero il Burl, senza alcun calo di
informazione né di efficacia, si potrebbero risparmiare 4.500
tonnellate di carta, pari a oltre 7.000 tonnellate di Co2 e circa
40 milioni di euro.
E' quanto emerge dal prpgetto formativo rivolti ai dipendenti
regionali, dal titolo "Documenti e bit: prospettive e
problematiche della de-materializzazione in Assemblea
legislativa".
All'iniziativa ha partecipato anche il presidente
dell'assemblea regionale Matteo Richetti che ha approfittato
della platea per sottolineare come "i processi di
semplificazione e trasparenza della Pubblica amministrazione hanno
perso velocità e valenza strategica, rispetto a una decina di anni
fa".
"Oltre alla diffusione di buone prassi sulle tecnologie
digitali, serve una nuova assunzione di responsabilità da parte
della politica", è convinto il presidente dell'Assemblea
legislativa. Richetti calca sulla necessità di accelerare la
rivisitazione del procedimento amministrativo e delle attività di
comunicazione con il cittadino, da considerare parte integrante del
procedimento stesso. Da qualche tempo, fa notare, la politica cade
nell'errore di considerare queste tematiche come materia per i
tecnici.
"Certo, è giusto impegnarsi affinché ogni ufficio pubblico
funzioni con più tecnologia e informatizzazione, e meno carta –
puntualizza – Ma è la direzione dei cambiamenti organizzativi, il
loro senso di marcia che va riprogettato: questi cambiamenti sono
da anni indotti dalla necessità di contenere i costi della
Pubblica amministrazione, anziché avvenire tramite investimenti
sulle risorse umane".
Come esempio di difficoltà, Richetti segnala la lentezza con cui
si sta portando a compimento un'unica banca dati legislativa,
mettendo a disposizione dei cittadini gli archivi di Camera, Senato
e Assemblee legislative regionali.