Alla scadenza dell’ultimatum dell’Antitrust Ue sulla cessione della partecipazione in Persidera, Tim affida a un trust la procura a vendere la propria partecipazione del 70% nel polo dei Mux, con il rimanente 30% nelle mani di Gedi.
Il Trust Advolis avrà così il mandato di proseguire nelle trattative per la vendita dell’asset, andando avanti nel confronto con la joint venture Rai Way – F2i, che aveva messo sul piatto 250 milioni di euro, e sondando le reali intenzioni del fondo anglo-olandese I Squared, che la scorsa settimana aveva presentato un’offerta non vincolante che si attestava attorno ai 290 milioni.
Venerdì scorso il consiglio d’amministrazione di Tim aveva dato mandato all’Ad, Amos Genish, di finalizzare la vendita, dando una valutazione positiva dell’offerta di Raiway ed F2i, ma lasciando la porta aperta ad altre eventuali offerte vincolanti, e quindi alla possibilità che I Squared, che proprio in queste ore viene segnalata al lavoro sul dossier, presenti una nuova proposta, questa volta vincolante, che possa essere presa in considerazione dal Trust e approvata dal Cda di Tim e Gedi.
Rimane da constatare che entrambe le offerte in campo sono più basse della valutazione di 353 milioni attesa dal socio di minoranza Gedi (gruppo Espresso), che ha in carico il proprio 30% per 105,9 milioni, mentre secondo i dati Mediobanca l’enterprise value di Persidera è di 375 milioni.
Nel portafoglio di Persidera ci sono cinque mux digitali terrestri, i multiplex televisivi che ospitano più di 60 canali. “La partecipazione non rappresenta un asset strategico per Tim”, ha deliberato il cda venerdì scorso, in conseguenza delle condizioni imposte dall’Antitrust Ue per il via libera al controllo di Vivendi sull’operatore di telecomunicazioni. Rai Way ha presentato l’offerta insieme a F2i per evitare problemi antitrust, nella prospettiva di gestire l’hardware affidando i mux al fondo.