Banda larga universale, via alla discussione alla Camera

Sul tavolo della commissione Trasporti e Tlc la proposta di legge del Pd che mira a rendere Internet un diritto accessibile a prezzi adeguati e affida al ministero dello Sviluppo economico il compito di elaborare un piano nazionale

Pubblicato il 19 Set 2011

Inizia domani in Commissione Trasporti e Tlc della Camera la
discussione della
proposta di legge
del Pd. "Disposizioni concernenti il
riconoscimento dell'accesso alla rete a banda larga quale
servizio di carattere universale", di cui è relatore il
caogruppo Pd, Michele Meta.

“La banda larga rappresenta oggi un elemento essenziale per lo
sviluppo, la competitività e l'innovazione del Paese –
spiega Meta – La disponibilità di infrastrutture a banda larga,
accessibili a tutti, è fondamentale sia per le attività
professionali, sia per la fornitura dei servizi ai cittadini da
parte della pubblica amministrazione, sia dei servizi forniti alla
collettività da parte di ospedali, scuole, università, banche e
uffici postali. In sintesi le infrastrutture a banda larga sono
ormai strumenti indispensabili per un efficiente funzionamento
dell'economia”.

Il comma 1 dell'articolo 1 della proposta di legge prevede che
l'accesso alla rete a banda larga sia riconosciuto come un
servizio di carattere universale, tale, quindi, da essere
disponibile per i cittadini in tutto il territorio nazionale a
prezzi adeguati. Al ministro dello Sviluppo economico è affidato
il compito, attraverso la predisposizione di un apposito piano, di
assumere le iniziative necessarie al fine di promuovere la
realizzazione in tutto il territorio nazionale di una rete a banda
larga.

Il comma 3 prevede che nell'elaborazione del suddetto piano
siano definite anche le modalità di individuazione delle risorse
finanziarie pubbliche e private, necessarie alla realizzazione del
piano. Il comma 4 dispone che le competenti Commissioni
parlamentari "siano chiamate a esprimere un parere sul
piano". Infine, il comma 5 rimette all'Agcom la competenza
di definire il meccanismo di identificazione degli operatori
incaricati di fornire il servizio universale, nonché la vigilanza
sui livelli delle tariffe applicate ai servizi relativi
all'accesso alla banda larga.

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