Il Fintech non può più essere ritenuto un fenomeno di nicchia o marginale, ma è anzi riconosciuto come un motore sempre più importante della semplificazione, dell’efficienza e della trasformazione dell’ecosistema finanziario e quindi è da considerarsi come un asset strategico da preservare nell’ambito di una rinnovata politica per l’innovazione.
È quanto emerge da uno studio della Consob, in collaborazione con alcune delle principali università italiane, che rappresenta il primo volume di una collana dedicata al tema dell’impatto dei processi di digitalizzazione nei servizi finanziari. Secondo il report la digitalizzazione delle attività finanziarie costituisce un processo incontrovertibile e un fattore strutturale della nuova industria finanziaria in grado di determinare effetti benefici sul sistema economico, che dovrebbe essere pienamente internalizzato e utilizzato anche dagli incumbent.
“La sfida del Fintech è all’intero insieme di conoscenze, regole, comportamenti economici e prassi operative consolidate – si legge nel report -. L’applicazione estesa della tecnologia digitale e dell’intelligenza artificiale modella dinamicamente i contesti di riferimento, richiedendo crescenti capacità di conoscenza e comportamenti flessibili e adattivi a tutti gli attori in gioco (intermediari finanziari non bancari, banche commerciali, gestori di infrastrutture di mercato, altri soggetti del sistema finanziario e anche alle autorità di vigilanza)”.
In questo senso la “nuova finanza digitale” ha modificato sostanzialmente il sistema finanziario, affiancando ai mercati e agli intermediari finanziari vigilati una pluralità di nuovi operatori (FinTech e TechFin), nuovi mercati (marketplace e piattaforme digitali) e nuovi circuiti finanziari (circuiti virtuali monetari, ecc.) in larga parte non regolamentati a livello internazionale.
I nuovi strumenti o servizi finanziari sono ad oggi individuabili principalmente nell’ambito dei servizi di pagamento e delle monete virtuali. Per quanto riguarda le modalità di offerta innovative particolarmente rilevante è l’ambito del reperimento delle risorse finanziarie a titolo di debito o di credito. L’elemento di novità è dato dalla creazione di piattaforme telematiche o digitalizzate, che fungono da canali di intermediazione diretta grazie ai quali i contratti finanziari vengono stipulati direttamente tra clienti, senza che l’impresa FinTech si interponga tra essi, e pertanto, senza che se ne accolli il rischio.
Un’alternativa, questa, al ruolo tipicamente svolto dai tradizionali intermediari finanziari nell’ambito del lending e della sottoscrizione di titoli di debito e di capitale, nonché dagli intermediari assicurativi.