L’Antitrust Usa ha puntato i fari sulla recente acquisizione di
Motorola Mobility da parte di Google, che ribadisce la volontà di
chiudere l’operazione entro quest’anno o al massimo
all’inizio del prossimo. Un deal da 12,5 miliardi di dollari,
annunciato quest’estate da Mountain View, sul quale la divisione
Antitrust del Dipartimento americano di Giustizia ha richiesto
formalmente ai due contraenti “informazioni e materiale
documentale aggiuntivi”.
In un post pubblicato ieri sul blog di Google, il senior Vice
President Dennis Woodside di Goolge ha detto che “la seconda
richiesta di informazioni” da parte del Dipartimenti di Giustizia
è “di routine”, tanto che già in passato il motore di ricerca
ha prodotto documentazione aggiuntiva su richiesta in occasione
dell’acquisizione di Ita Software, poi andata felicemente in
porto.
L’acquisizione di Motorola Mobility porterà in dote a Google una
cospicua collezione di brevetti e nel contempo gli impianti per la
fabbricazione dell’hardware per produrre i suoi smartphone.
L’operazione avviene nel momento in cui Google, primo search
engine globale, è sotto i riflettori delle autorità antitrust sia
negli Usa sia in Europa.
L’azienda deve rispondere all’accusa di sfruttare la sua
potenza nel segmento delle ricerche online per affossare i
concorrenti, allargandosi a business contigui.
“La richiesta dell’Antitrust rischia di rallentare il closing
dell’operazione, ma siamo fiduciosi che il Dipartimento di
Giustizia concluderà che il crescente ecosistema mobile resterà
fortemente competitivo dopo il closing dell’operazione”, chiude
Woodside.