McAfee, lo spam spreca energia pari a 2,4 mln di abitazioni

Pubblicato il 15 Apr 2009

McAfee, Inc. (NYSE: MFE) ha annunciato i risultati di una nuova
ricerca che rivela come lo spam non sia semplicemente una
seccatura, ma stia danneggiando l’ambiente contribuendo in
maniera sostanziale alle emissioni di gas serra (GHG).

Nello studio di McAfee “Il Carbon Footprint dello Spam”
annunciato oggi, i ricercatori sui cambiamenti climatici di ICF ed
esperti di spam hanno calcolato globalmente l’energia annuale
utilizzata per trasmettere, immagazzinare e filtrare lo spam, che
ammonta a 33 miliardi di kilowatt-ore (KWh), o 33 terawatt-ore
(TWh). Una cifra che equivale all’elettricità utilizzata in 2,4
milioni di abitazioni, con le stesse emissioni GHG di 3,1 milioni
di auto che consumano 7 miliardi e 560 milioni di litri di
benzina.

“Mentre il mondo sta affrontando il crescente problema dei
cambiamenti climatici, questo studio mette in luce che lo spam ha
fortissime ricadute a livello finanziario, personale e ambientale
sulle aziende e sui singoli individui,” ha affermato Jeff Green,
senior vice president of product development e dei McAfee Avert
Labs. “Contrastare lo spam alla fonte, così come investire in
una tecnologia allo stato dell’arte per filtrare lo spam,
consentirà risparmiare tempo e denaro, e ripagherà i dividendi al
pianeta riducendo al contempo le emissioni di CO2”

Un giorno senza Spam
Verso la fine del 2008, McColo, una delle principali fonti di spam
online, è stato messo “offline” e il volume di spam globale è
sceso del 70 percento. L’energia risparmiata prima che gli
spammer ristabilissero la loro capacità d’invio è stata
equivalente a rimuovere 2,2 milioni di auto dalla strada quel
giorno, a dimostrazione dell’impatto dei 62 trilioni di e-mail di
spam che sono inviati ogni anno.

Principali risultati
Lo studio “Il Carbon Footprint dello Spam” ha preso in
considerazione l’energia globale necessaria per trasmettere,
immagazzinare, visualizzare e filtrare lo spam at in 11 nazioni,
tra cui Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania,
Giappone, India, Messico, Spagna, Stati Uniti e Regno Unito. È
stata calcolata l’elettricità utilizzata per lo spam con le
emissioni di gas serra associate all'utilizzo di tale energia,
derivante principalmente dalla combustione di carburanti fossili,
dal momento che questo tipo di carburanti rappresenta oggi la fonte
principale per la generazione di elettricità al mondo.
Dal momento che le emissioni non possono essere isolate e riferite
a una sola nazione, è stata calcolata la media dei risultati per
giungere all’impatto globale. I risultati principali del report
“Il Carbon Footprint dello Spam” dimostrano che:
Le emissioni GHG medie per ogni singolo messaggio di spam ammontano
a 0,3 grammi di CO2. Ciò equivale, in termini di emissioni, a
guidare per 1 metro, ma se moltiplicati per il volume annuale dello
spam, è come guidare in giro per il mondo 1,6 milioni di
volte.
Il report attribuisce un’impressionante maggioranza di emissioni
GHG di spam — circa l’80 percento — all’energia utilizzata
nel processo di visualizzazione e cancellazione dello spam o
ricerca di e-mail legittime erroneamente intrappolate nei filtri
spam (falsi positivi). Il filtering dello spam ammonta a solo il 16
percento dell’utilizzo di energia relativa allo spam.
Filtrare lo spam permette di risparmiare 135 TWh di elettricità
all’anno. Ciò equivale a rimuovere 13 milioni di automobili
dalla strada.
Se ogni casella di posta in arrivo fosse protetta da un filtro spam
allo stato dell’arte, organizzazioni e singoli utenti potrebbero
ridurre l’energia spam odierna di circa il 75% o 25 TWh
all’anno. Che equivarrebbe a rimuovere 2,3 millioni di automobili
dalla strada.
Le nazioni con una maggior connettività Internet tendono ad avere
più utenti di posta, come Stati Uniti e India; e le nazioni dove
una percentuale maggiore di email in arrivo corrisponde a spam, in
proporzione, hanno emissioni più elevate per ogni utente di posta.
Ad esempio, gli Stati Uniti hanno emissioni 38 volte maggiori della
Spagna.
Mentre Canada, Cina, Brasile, India, Stati Uniti e Regno Unito
hanno ciascuno un utilizzo simile di energia per lo spam,
Australia, Germania, Francia, Messico e Spagna tendenzialmente
hanno ottenuto un 10 percento in meno. La Spagna ha registrato il
livello più basso, con il minor numero di e-mail spam ricevute e
minore energia per lo spam utilizzata per ogni utente di posta.

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