L'iPhone 5 rischia di mandare in tilt le reti aziendali. Questo
l'allarme lanciato da Blue Coat Systems in una dettagliata
analisi che, nero su bianco, ipotizza gli effetti dovuti
all'uso del nuovo melafonino.
"In particolare – spiega Nigel Hawthorn, Vp Emea Marketing di
Blue Coat Systems – sono a rischio soprattutto i gateway Internet e
i collegamenti di rete alle filiali e agli uffici remoti, in quanto
si prevede che saranno letteralmente inondati dalle attività
associate ai prodotti Apple. Quando un flusso intenso di attività
colpisce i gateway Internet o i collegamenti alle filiali, infatti,
tutto si blocca, incluse le applicazioni business-critical e le
comunicazioni. Ciò si verifica a intervalli sempre più frequenti,
spesso in concomitanza con l'annuncio di novità, importanti
eventi sportivi o la pubblicazione di video, sia virali che
aziendali".
Ma quale potrebbe essere l'impatto? Secondo l'analisi le
attività legate al download di software, ai nuovi aggiornamenti di
iTunes e iOS "costerebbero probabilmente alla rete aziendale
circa 800 Mb per utente, di cui circa il 70% entro un periodo di 48
ore". Supponiamo -ipotizza Hawthorn – che in un'azienda di
1.500 dipendenti il 50% utilizzi Apple iTunes e il 20% possieda o
intenda acquistare un iPhone. Vi sono quindi 750 dipendenti con
iTunes e 300 con iPhone. Nel caso di una presentazione o di
conferenza stampa su Apple seguita in tempo reale dai dipendenti,
il traffico generato avrà un'incidenza media sulla rete
aziendale compresa tra 360 Mb e 1,1 Gb per utente, a seconda della
qualità del video selezionata (negli scorsi eventi era possibile
scegliere tra risoluzione a 480p o a 720p). L'impatto maggiore
è da ricondurre all'effetto dei live stream sulla capacità in
tempo reale del gateway Internet o dei collegamenti alle filiali.
Ogni utente consumerà in media da 800 kilobit a 2,5 Mb al secondo.
Ciò significa che 1-3 utenti potrebbero esaurire completamente la
capacità media di un collegamento di rete alla filiale.
Cosa può fare, quindi, un'azienda? "Una possibilità –
conclude Hawthorn – è provare a bloccare i video live e gli
aggiornamenti software di Apple. Ciò potrebbe effettivamente
preservare la capacità di rete e garantire il funzionamento
corretto delle applicazioni business-critical. Questo rimedio –
in genere non adottato dai reparti IT aziendali – comporterebbe
però una serie di lamentele da parte dei dipendenti. In
alternativa è possibile stabilire un tetto massimo per la
larghezza di banda utilizzata da tali applicazioni. Tuttavia, ciò
richiede una rete intelligente in grado di individuare quali sono i
flussi che riguardano questo tipo di traffico".