La fase di transizione che le economie stanno attraversando
richiede di ripensare radicalmente il modo in cui si spende e si
produce. È necessario elaborare un nuovo modello di crescita
sostenibile. Alle imprese sono richiesti livelli di produttività
sempre più elevati, mentre i capitali tendono a spostarsi verso i
paesi emergenti, che garantiscono tassi di crescita a doppia cifra.
In questo contesto, un ruolo importante possono averlo le reti, che
rendono possibili modelli di business moderni, veloci e ben
distribuiti. L’interconnessione diventa la chiave di accesso ad
un mercato globale, anche per le piccole imprese italiane,
distribuite sul territorio e spesso portatrici di tradizioni
d’eccellenza. Lo sviluppo delle reti mobili ultraveloci richiede
agli operatori l’investimento di ingenti risorse, sia per
l’acquisto delle frequenze che per la realizzazione delle
infrastrutture.
È un percorso fondamentale per l’economia e per il Paese tutto,
ma è necessario tutelare gli investimenti degli operatori,
consentendo loro di mantenere la giusta remunerazione ed
assicurando equità delle regole tra gli operatori tradizionali di
telecomunicazioni e i cosiddetti over the top player. Regole, che,
come ad esempio quelle che tutelano la privacy e la sicurezza,
hanno dei costi: se valgono per gli operatori tradizionali devono
valere anche per gli Ott. Vodafone, primo investitore a capitale
estero in Italia, continua a sviluppare tecnologia, a promuovere
innovazione ed a diffondere Internet, sia contribuendo
all’evoluzione delle tecnologie radio ultraveloci che
impegnandosi a ridurre il divario digitale, tanto geografico che
culturale. Internet avrà un ruolo chiave per lo sviluppo delle
comunità locali e dell’intero sistema, e l’apporto degli
operatori di telecomunicazioni sarà determinante. È importante
che dal Governo e dalle Istituzioni giungano politiche chiare,
coerenti e di lungo termine, che consentano agli operatori di
svolgere il proprio ruolo pienamente, contribuendo così alla
crescita del Paese.