Bollette, ritorno alla fatturazione mensile: qualche rincaro, ma solo per le tariffe che comprendono chiamate illimitate. E’ la valutazione che dà SosTariffe.it secondo cui diminuiscono invece i costi delle offerte “Base” (solo Internet o Internet con chiamate a pagamento), fino al 4,4%. “Momento ideale – è il commento del sito specializzato in comparazione prezzi – per recedere, cambiare gestore e attivare una nuova offerta”.
Il ritorno delle tariffe Adsl e fibra alla tradizionale fatturazione mensile non ha, in molti casi, avuto l’effetto desiderato: i provider hanno annunciato rincari dei canoni – per i già clienti – dell’8,6% circa, al fine di mantenere la spesa annua costante rispetto al vecchio regime a 28 giorni. La ricerca ha analizzato i costi annui delle principali tariffe proposte prima e dopo il ritorno alla fatturazione mensile suddividendo le offerte Internet in Base e Plus: il primo gruppo comprende le tariffe senza telefonate oppure con telefonate da fisso a pagamento, mentre il secondo raggruppa le offerte con chiamate da fisso sempre gratis. I costi calcolati da SosTariffe.it si riferiscono al totale pagato sia nel corso del primo anno di attivazione, sia in 3 anni di abbonamento.
Da gennaio, secondo queste rilevazioni, mediamente il costo nel primo anno delle offerte Base è diminuito del 3,5%, mentre quello delle offerte Plus è aumentato del 4,3%.
Prendendo in considerazione un periodo di 3 anni a partire dall’attivazione, invece, il prezzo complessivo per le offerte Base è diminuito, sempre rispetto al periodo pre-ritorno ai 30 giorni, del 4,4%, mentre per le offerte Plus l’aumento registrato è stato del 3,3%.
Nonostante questa diminuzione si traduca in cifre non molto alte (11 euro nel primo anno di attivazione e 43 in 3 anni) chi ha attivato un’offerta solo Internet o con chiamate a pagamento può essere interessato a valutare altre opzioni presenti sul mercato (il sito propone uno strumento di comparazione delle proposte delle principali compagnie attive in Italia).