S&P “declassa” Telecom: frequenze troppo care

Rivisto l’outlook per la compagnia a negativo e abbassato il rating di breve periodo a A-3 da A-2. L’agenzia: “La decisione riflette il contesto economico dell’Italia”

Pubblicato il 04 Ott 2011

Dopo Moody’s anche Standard and Poor's declassa Telecom
Italia. L’agenzia di rating ha rivisto le aspettative di crescita
della compagnia. "Vediamo limitate prospettive di deleveraging
nei prossimi anni – hanno commentato gli esperti di S&P – Abbiamo
rivisto l'outlook per la compagnia a negativo e abbassato il
rating di breve periodo a A-3 da A-2. Abbiamo invece confermato BBB
quello di lungo periodo".

"La nostra decisione riflette il contesto economico
dell'Italia, che potrebbe esercitare una pressione sulla
performance di Telecom Italia". Gli esperti hanno inoltre
puntato l'indice sulla cifra che Telecom Italia pagherà per le
nuove frequenze. Cifra, pari a 1,3 miliardi da pagare in cinque
anni, superiore alle attese degli esperti e che va a pesare sulle
potenzialità di deleveraging della società. Secondo l'agenzia
il rapporto tra debito ed ebitda rimarrà attorno a 3,3 nei
prossimi due anni, per calare al 3,2 nel 2012. La compagnia, sempre
secondo S&P, ha scarso margine di manovra rispetto ad altre
società europee, avendo già venduto gran parte degli asset che
non fanno parte del core business e non avendo grande capacità di
controllo sui dividendi, dal momento che il primo azionista, ovvero
la holding Telco, è indebitato.

Dopo il taglio da parte di Moody’s dello scorso 8 settembre il
presidente esecutivo di Telecom Franco Bernabè aveva puntualizzato
che “il taglio dell'outlook deciso da Moody's per Telecom
Italia non mette in discussione la bontà delle nostre strategie ma
sottolinea la crescita dei rischi derivanti dagli effetti negativi
di una stagnazione economica esacerbata dalle misure di austerità.
Nonostante questo Telecom Italia riconferma pienamente tutti i suoi
target di medio e lungo periodo" .

"Il giudizio dell'agenzia di rating – proseguiva il
manager – è in larga misura il frutto del deterioramento del
quadro politico e economico del paese. Purtroppo anche Telecom
Italia paga un caro prezzo allo scarso senso di responsabilità
della classe politica che si è manifestato appieno sulla manovra
economica, resa per noi ancora più pesante dall'onerosità
dell'asta sulle frequenze".

Dalla crisi "Telecom uscirà più forte – concludeva il
manager – Continuiamo a lavorare con grande intensità e
determinazione per raggiungere gli obiettivi che ci siamo
dati".

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!


Argomenti


Canali

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati