E’ già in fase la trattativa che potrebbe portare Flipkart, il principale operatore di e-commerce in India, nelle mani del colosso Usa del retail Walmart. L’accordo potrebbe essere formalizzato, secondo le anticipazioni pubblicate da Bloomberg, nell’arco delle prossime due settimane, per un’operazione da oltre 12 miliardi di dollari.
Il board della società, che in precedenza aveva valutato anche l’eventualità di un’acquisizione da parte di Amazon, è impegnato ora studiare i possibili equilibri sulla guida dell’azienda, a capire quanto ciascun azionista dovrà vendere delle proprie partecipazioni e quale sarà alla fine la percentuale nelle mani di Walmart. Allo stato delle cose, secondo le indiscrezioni, è possibile comunque che le trattative non vadano a buon fine e che l’accordo sfumi in dirittura d’arrivo.
Secondo le ipotesi che circolano in queste ore Tiger Global Management potrebbe vendere quasi tutta la propria partecipazione del 20%, come anche SoftBank Group. Alla fine Walmart dovrebbe arrivare a detenere una quota tra il 60% e l’80% di FlipKart, che può contare su una valutazione complessiva attorno ai 20 miliardi di dollari.
Grazie a questa operazione Walmart avrebbe la possibilità di mettere piede in un mercato non ancora particolarmente sviluppato ma potenzialmente esplosivo, che conta su un miliardo e 300 milioni di possibili utenti e potrebbe presto essere il terzo su scala globale dopo Usa e Cina, ottenendo un vantaggio competitivo sugli altri operatori del settore, a partire da Amazon. A confermarlo A Bloomberg è Satisch Meena, analista locale per Forrester Research, secondo cui “non c’è un altro Paese che possa offrire un’opportunità del genere: L’India potrebbe non essere un grosso affare oggi, ma Amazon e Walmart sono impegnate a cercare oggi le migliori opportunità per il futuro”.
Nel prendere in considerazione i probabili partner la scelta di Flipkart è caduta su Walmart – con parere favorevole a quanto pare dei cofondatori di Flipkart, Sachin e Binny Bansal – anche perché pone meno difficoltà dal punto di vista regolatorio, dal momento che la società Usa non ha ancora una presenza nel mercato indiano, mentre Amazon è il secondo operatore di e-commerce del Paese, proprio dopo Flipkart.
Quanto ad Amazon, la società fondata da Jeff Bezos sta investendo in modo pesante sul paese asiatico, con 5,5 miliardi di dollari affidati al country manager, Amit Agarwal, per adattare la piattaforma alle esigenze del mercato locale.