Boom delle startup innovative “nate” online. Al 31 marzo 2018 sono 1.381 le imprese costituite attraverso la nuova modalità digitale e gratuita. Quasi una startup su due (45,1%), tra quelle avviate nel primo trimestre dell’anno, ha scelto questa opzione. Lo evidenzia il nuovo rapporto trimestrale di monitoraggio pubblicato dal Mise, in collaborazione con InfoCamere e Unioncamere.
Il rapporto sottolinea il nuovo record assoluto di costituzioni online tanto a livello trimestrale quanto mensile. Nel solo primo trimestre del 2018 sono state 276 le imprese innovative costituite online: tra queste, ben 108 sono state registrate nel solo mese di marzo.
Quasi una startup costituita online su quattro (364, 24,4%) ha sede in Lombardia, che rappresenta la regione più fertile per questa policy. Milano è di gran lunga la prima provincia con 233 startup fondate online, seguita a distanza da Roma, con 142. Al terzo e al quarto posto di questa graduatoria compaiono due province venete, Padova (59) e Verona (39). Il Veneto ospita il 9% della popolazione nazionale delle startup innovative, ma se si delimita il perimetro alle sole startup costituite online, l’incidenza sale al 13,5%.
Viceversa, alcune aree in cui la presenza assoluta di startup innovative è rilevante registrano un utilizzo ancora piuttosto limitato della nuova procedura: tra queste spiccano Torino e Napoli, terza e quarta provincia in Italia per numero complessivo di startup, ma fuori dalla top-20 provinciale se si tiene conto delle sole startup costituite online (rispettivamente 16 e 15 a testa).
A partire dal 20 luglio 2016 le startup innovative possono essere costituite online, facendo ricorso a una procedura alternativa a quella tradizionale per atto pubblico. Si tratta di una modalità gratuita, in quanto non sono dovuti oneri per la costituzione, e digitale, essendo incentrata sull’utilizzo di una piattaforma online. Gli atti fondativi dell’impresa vengono predisposti sulla base di un modello standard, personalizzabile dall’utente, e convalidato con firma digitale.Gli startupper possono avvalersi anche dell’assistenza qualificata e gratuita della propria Camera di commercio.