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Facebook torna alle origini. Ma passa dall’amicizia all’amore. E si dà al dating online

Dal palco dell’F8 Zuckerberg annuncia il nuovo servizio di incontri: “Vogliamo unire le persone e creare comunità”. Duro colpo per Tinder che perde in Borsa fino al 22%. Al debutto anche la funzionalità “Clean History” per cancellare i dati di navigazione e i nuovi “occhiali” Oculus Go. Via alle videochiamate di gruppo su Instagram e WhatsApp

Pubblicato il 02 Mag 2018

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Facebook come Tinder. Il social network lancia un nuovo servizio di dating e promette un maggiore controllo della privacy degli utenti. L’annuncio lo ha dato il ceo Mark Zuckerberg, con un breve post sulla sua pagina personale, pubblicato in apertura di F8, la tradizionale conferenza degli sviluppatori in corso a San José nella Silicon Valley e poi dettagliato nel keynote speech l’evento. “Vogliamo unire le persone – ha spiegato il manager  – Vogliamo creare comunità e unire il mondo”. Iniziando proprio dalle coppie.

“Sul nostro social sono molte le persne che si dichiarano single, abbiamo deciso di iniziare da loro – ha detto, scherzando Zuckerberg – Dating Home (questo il nome del servizio ndr) è pensato per le relazioni serie, non per le avventure di una notte”. Il servizio sarà accessibile da una parte separata rispetto alla home e avrà una chat dedicata: in altre parole gli utenti  gli utenti potranno creare un profilo ad hoc per il dating che sarà visibile solo a chi ha fatto la stessa scelta. I potenziali “abbinamenti”saranno raccomandati in base alle preferenze, alle cose in comune e agli amici comuni. Ancora non è chiaro se la funzionalità sarà a pagamento.

L’annuncio del servizio di dating è stato un duro colpo per Tinder: le azioni di Match Group, società a cui fa capo la app ha visto scendere le azioni fino al 22%. “Siamo sorpresi del tempismo dell’annuncio considerata la quantità di dati personali e sensibili di questo settore – ha dichiarato il Ceo di Match, Mandy Ginsberg – Noi conosciamo questa categoria meglio di chiunque altro. L’arrivo di Facebook ci rinvigorirà”.

Contestualmente a Home Dating a San Josè è stata annunciato un nuovo strumento a tutela della privacy. “Clean History” consente con un clic di cancellare tutti i dati registrati sull’account: siti visitati e”cookies” ovvero quei file invisibili che ci seguono nella nostra vita online e annotano tutto, dalle password alle preferenze.

L’altro importante investimento di Menlo Park è Oculus Go: il visore per la realtà virtuale è disponibile dal 1° maggio al prezzo di  219 euro in 23 Paesi, Italia compresa. Il device è stato progettato con l’obiettivo di permettere a tutti di poter entrare nel mondo della realtà virtuale: oltre ad avere un prezzo accessibile, Oculus Go è standalone, cioè non necessita di essere collegato ad un computer o a uno smartphone dato che  integra al suo interno tutte le componenti necessarie per il funzionamento. Oculus Go integra un display Lcd da 5,5 pollici con risoluzione WQHD (2560×1440 pixel) con lenti caratterizzate ad elevato angolo di visione per una customer experience di alto livello.  Embedded anche anche altoparlanti stereo con audio spaziale ed un microfono integrato.

Novità anche per Instagram e WhatsApp: per entrambe le app saranno disponibili a breve le viodeochiamate di gruppo. Su Instagram sarà ritoccata, inoltre la sezione Esplorae attivato il filtro anti-bullismo per nascondere i commenti che attaccano una persona o minacce al suo benessere o alla sua salute. Occhi puntati invece sulla versione Business di WhatsApp già attiva per 3 milioni di aziende e che è ancora gratuita: il momento della monetizzazione del servizio sembra essere vicino. Su Messenger saranno invece disponibili le traduzioni dei messaggi: se ne occuperà l’assistente virtuale “M”.

Sulla conferenza di San José ha aleggiato comunque lo spettro del datagate. Il Parlamento britannico ha di nuovo chiesto a Zuckerberg di presentando in audizione, minacciando in caso contrario una “convocazione ufficiale”. Già invitato a marzo, il ceo  aveva preferito mandare uno dei dirigenti del social network, Mike Schroepfer. Una scelta che non ha soddisfatto la presidente della Commissione sulla cultura e i media, Damian Collins, che in una lettera ha ribadito l’invito per il 24 maggio, avvertendo però di potenziali conseguenze. “Speriamo che risponda positivamente alla nostra richiesta, ma se non lo farà la commissione invierà una convocazione ufficiale”. Zuckerberg sarebbe atteso a maggio al Parlamento europeo ma all’invito non èmai seguita una conferma ufficiale.

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