Gli smartphone della cinese Xiaomi sempre più vicini ai mercati europei, Italia compresa. Il vendor di Pechino (che ha appena annunciato la quotazione alla Borsa di Hong Kong) ha firmato un accordo con il gruppo CK Hutchison per portare i suoi prodotti nei negozi italiani Wind Tre, di cui CK Hutchison detiene il 50%. I device di Xiaomi arriverano anche in Austria, Danimarca e Svezia tramite il marchio Tre e in Irlanda, Regno Unito e Olanda tramite la divisione retail di Hutchison, AS Watson.
L’accordo con la conglomerata di Hong Kong fornisce a Xiaomi una forza eccezionale di distribuzione: CK Hutchison ha una rete di oltre 17.700 negozi retail nel mondo e quasi 130 milioni di utenti mobili attivi: ora daranno un contributo chiave all’espansione internazionale di del produttore cinese di smartphone.
L’accordo con CK Hutchison include le strategie con cui i modelli di smartphone e gli altri prodotti dell’ecosisema Mi Ecosystem IoT&lifestyle di Xiaomi saranno portati in modo differenziato e mirato nei singoli mercati.
Ieri Xiaomi, ormai quarto maggior produttore mondiale di smartphone, ha presentato la richiesta di quotazione alla Borsa di Hong Kong; l’operazione, secondo l’agenzia di stampa Bloomberg, potrebbe valere 10 miliardi di dollari e porterebbe il valore del vendor di Pechino a 100 miliardi di dollari. L’Ipo è un valido puntello all’espansione internazionale che mira a rosicchiare quote alle rivali più grandi, come Samsung e Huawei, e alle più piccole, come Oppo.