Processi clinici e assistenziali
La Fondazione Monza e Brianza per il bambino e la sua mamma di Monza ha vinto il premio nella categoria “Processi clinici e assistenziali” per il progetto di rilevazione dei parametri vitali dei neonati, di remotizzazione di allarmi e di condivisione dei dati tramite i dispositivi mobili di cui è dotato il personale medico e infermieristico del reparto di Terapia Intensiva Neonatale. Il progetto, a regime da aprile 2017, è stato reso possibile anche grazie alla trasformazione del reparto neonatale da open space a una “single family room”, con l’obiettivo di favorire il contatto madre-neonato fin dai primi momenti di vita. Tra i vantaggi del progetto, la garanzia che i dati del paziente vengano monitorati costantemente durante l’intero percorso clinico-sanitario, la possibilità di accedere ai parametri di ogni paziente attraverso la centrale di monitoraggio, l’integrazione con la cartella informatica per la gestione dei dati clinici ed assistenziali, la remotizzazione degli allarmi e delle comunicazioni su dispositivi mobili e la creazione di un ambiente più confortevole per i famigliari del paziente.
Processi di supporto e Data Analytics
La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma ha ritirato il riconoscimento nella categoria “Processi di supporto e Data Analytics” per un progetto mirato a gestire e monitorare il consumo di dispositivi medici monouso e impiantabili, sviluppato in collaborazione con Santa Lucia Pharma Apps. Tutti i dispositivi medici sono stati catalogati e identificati tramite segnali identificativi a radiofrequenza (RFiD), permettendo di effettuare il monitoraggio e il ripristino delle scorte, la gestione degli approvvigionamenti e la rendicontazione dei costi, correlando in modo puntuale il consumo a paziente/scarico a centro di costo, con il dato clinico di impiego/impianto. Prima del 2014, anno di attivazione del progetto, i dispositivi erano identificati tramite bar-code, richiedendo l’intervento attivo del personale infermieristico e consentendo di allocare al singolo intervento solo il 65% dei consumi, poiché parte dei dispositivi non veniva identificato. Oggi, grazie al nuovo modello di gestione, che copre attualmente 40 delle sale operatorie del Policlinico, si è passati a un’allocazione delle risorse consumate per il singolo intervento fino al 97%.
Servizi al cittadino
L’Istituto di Candiolo – IRCCS (Torino) è stato premiato nella categoria “Servizi al cittadini” per un sistema di Customer Flow Management sviluppato in collaborazione con Artexe, che migliora l’esperienza dei pazienti che fruiscono dei percorsi di cura legati al Day Hospital Oncologico. All’ingresso il paziente ritira presso un totem un primo ticket con codice di chiamata allo sportello di accettazione amministrativa. Una volta identificato il suo percorso oncologico, attraverso il rilascio di un ulteriore ticket di dettaglio, il paziente ha modo di conoscere quali e quante sono le fasi del percorso per il trattamento programmato e dove queste avranno luogo. Il personale sanitario, tramite PC e tablet, è sempre aggiornato sulla presenza dei pazienti in sala e sul tipo di percorso che stanno svolgendo e può chiamare un paziente libero da altre attività tramite display, riportare il paziente in attesa dopo l’attività svolta o chiamare un accompagnatore per il paziente. Il sistema gestisce mediamente 100 pazienti al giorno, con circa 5.500 accessi gestiti complessivamente nel 2017. Il progetto ha consentito di incrementare il numero di pazienti gestiti quotidianamente (+10%), a fronte di una migliore efficienza di tutti i processi coinvolti, e di migliorare e rendere immediata la condivisione delle informazioni cliniche attraverso gli stessi sistemi già in uso negli altri reparti.
Servizi sul territorio
L’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Trento ha ottenuto il primo posto nella categoria “Servizi sul territorio” per il progetto “@Home”, ideato per supportare il processo di assistenza domiciliare dei propri assistiti e al contempo creare una rete di professionisti e servizi sempre connessi sul territorio. La soluzione sviluppata è basata su un’architettura mobile ed è pensata per supportare e connettere tutti gli attori coinvolti nel processo di cura di un paziente che richiede assistenza domiciliare. Il personale che opera presso i punti unici di accesso (PUA), ad esempio, è in grado di monitorare gli accessi di infermieri e medici sul territorio. I membri del team possono accedere alla soluzione tramite App e inserire o consultare tutte le informazioni sul paziente che possono servire durante un intervento a domicilio o comunicare fra loro con un servizio di messaggistica per segnalare eventuali problemi. Il progetto “@Home”, avviato nel luglio 2017 in un primo ambito territoriale pilota, è in fase di estensione a tutti gli ambiti ed operatori delle cure domiciliari (circa 300 professionisti), in modo da assicurare a regime (nella seconda metà del 2018) una presa in carico di oltre 20.000 utenti all’anno. Al termine dei primi sei mesi di utilizzo risultavano inseriti oltre 1.400 interventi domiciliati su piani ADICP (Assistenza Domiciliare Integrata Cure Palliative) e altri 1.500 circa per le rimanenti tipologie di assistenza.
Il Premio della giuria popolare
Il 118 Emilia Romagna, finalista nella categoria “Servizi al cittadino”, è invece il caso premiato dalla “giuria popolare” per un progetto, condotto in collaborazione con Engineering, basato sull’uso della App DAE RespondER, che allerta i soccorritori laici presenti nelle vicinanze di un evento di arresto cardiaco e localizza i defibrillatori semiautomatici disponibili sul territorio. Quando in una delle tre Centrali Operative 118 della Regione viene registrato un evento di tipo “arresto cardiaco” (codice blu), oltre all’invio dei mezzi di soccorso il sistema allerta automaticamente attraverso la App DAE RespondER i volontari che si trovano nel raggio di 3-5 km dal luogo dell’evento, geolocalizzandoli attraverso gli smartphone, e richiedendone l’effettiva disponibilità ad intervenire. Se confermata, sarà la stessa App a guidare il volontario verso il defibrillatore più vicino o verso il luogo dell’evento. Da quando l’applicazione è stata rilasciata, a settembre 2017, in un caso di arresto cardiaco su cinque il volontario ha confermato la disponibilità ad intervenire e nel 40% di questi è intervenuto sul luogo dell’evento prima del mezzo del 118. Ad oggi sono circa 2.900 I volontari registrati e 2.700 i defibrillatori censiti.
Premio FIASO
L’ASL di Taranto è il caso vincitore del Premio FIASO, il riconoscimento assegnato dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, per il progetto “TuttaSalute”. L’Azienda è stata premiata per aver implementato sia un sistema di Recall Telefonico Automatico, con cui il paziente può procedere alla prenotazione e allo spostamento delle visite, sia l’App “TuttaSalute”, con cui è possibile accedere al quadro completo delle visite prenotate, pagare il ticket e seguire i processi di screening e vaccinali. Nel 2017 il servizio è entrato in contatto con oltre 182.000 cittadini, permettendo di riassegnare circa 34.400 visite e abbattendo le liste di attesa di oltre il 10%, attuando significativi risparmi sull’invio di comunicazioni cartacee al cittadino. La soluzione sta favorendo l’empowerment del cittadino e funge anche da strumento per la sensibilizzazione della popolazione all’adesione ai programmi regionali di screening oncologico, al fine di agevolare l’utente nell’approcciarsi a queste tematiche.