Servizi pubblici su Lte: Huawei esclusa dai trial Usa

Il Governo americano teme “infiltrazioni” da parte di Pechino che possano minare la sicurezza pubblica. Ma l’azienda non demorde e ribadisce il proprio impegno a potenziare la presenza sul mercato americano. E sugli smartphone apre all’utilizzo di sistemi operativi diversi da Android

Pubblicato il 12 Ott 2011

Huawei continua a spingere per entrare sul mercato americano,
trovando però la ferma resistenza del governo federale. Che ha
bloccato ogni tentativo del vendor cinese di partecipare al trial
della rete Lte di pubblica sicurezza, come reso noto da The Daily
Beast. Il governo Usa, come noto, ritiene che Huawei abbia legami
con l’apparato militare cinese e teme che le attrezzature
dell’azienda siano dotate di sistemi di sorveglianza nascosti che
metterebbero a rischio la sicurezza nazionale.

Huawei ha naturalmente negato ogni intenzione di “spiare” il
governo americano: “Ripetere in continuazione queste accuse non
le rende vere”, afferma oggi Bill Plummer, vice president of
external affairs di Huawei, sul sito Total Telecom. Per Plummer si
tratta di timori infondati. "Huawei non è la Cina”,
aggiunge, chiedendo al governo americano di rendere noto quale ente
regolatorio o quale norma vieti a Huawei la partecipazione al
trial.

Secondo quanto riferisce Plummer, Huawei è stata invitata dal Nist
(National Institute of Standards and Technology) a prendere parte
ai trial per la migrazione delle reti di pubblica sicurezza verso
la tecnologia Lte. Ma, continua Plummer, il senatore Repubblicano
Jon Kyl ha scritto una lettera ufficiale che ha “raffreddato
l’interazione col Nist”, che ha in seguito informato Huawei che
non era più tra i candidati presi in considerazione per il
processo di upgrade.

“Bloccare in continuazione Huawei non fa che mettere a rischio
l’innovazione e decine di migliaia di posti di lavoro”, nota
Plummer, aggiungendo tuttavia che, nonostante le difficoltà,
Huawei resta decisa a potenziare la sua presenza sul mercato
americano. Lo farà, annuncia James Jiang, executive vice president
of product marketing di Huawei, potenziando il brand e la rete di
distribuzione, introducendo nuovi cellulari Lte il prossimo anno e
forse anche nuovi modelli di smartphone che usano sistemi operativi
diversi da Google Android.

Huawei, afferma Jiang, aspira a diventare il quinto maggiore vendor
di handset degli Stati Uniti in tre anni. Oggi è tra i primi
dieci. “Pensiamo sia un obiettivo raggiungibile”, secondo il
vice presidente esecutivo.

Oggi Huawei vende cellulari e smartphone negli Stati Uniti tramite
player regionali come Leap Wireless e MetroPCS, ma di recente ha
stretto accordi anche con At&t Mobility e T-Mobile Usa.
L’intenzione è ora di espandere la rete di alleanze con i
carrier americani e spingere gli utenti di feature phone a passare
agli smartphone offrendo dei device relativamente poco costosi.
Huawei prevede anche campagne di marketing per promuovere il
proprio marchio, che oggi resta “nascosto” nei cellulari
venduti da At&t e T-Mobile: in futuro ci saranno in America più
telefoni Huawei brandizzati.

Huawei progetta anche di vendere cellulari con tecnologia Lte il
prossimo anno; infine Jiang ha fatto sapere che il vendor sta
considerando l’uso di sistemi operativi diversi da Android, su
cui oggi si basano tutti i suoi smartphone negli Stati Uniti.
"Il sistema operativo è solo un aspetto del prodotto”,
afferma Jiang. "Stiamo valutando altre piattaforme, ma al
momento non c’è niente di definito e comunque continueremo a
collaborare con Google”.

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