Il governo israeliano è a caccia di un partner finanziario per la
realizzazione di una rete in fibra ottica di 25mila chilometri, per
portare la banda larga in tutto il paese e accrescere così la
concorrenza. Il partner finanziario acquisirebbe una quota del 51%
della nuova compagnia privata, da costituire ad aprile dell’anno
prossimo, in tandem con l’azienda di stato dell’energia, la
Israel Electric Corp, che controllerebbe le quote rimanenti della
newco.
L’obiettivo del governo è la fornitura di capacità a 100 Mbps
al 65% della popolazione nel 2018 e di tutto il paese entro il
2020.
L’iniziativa del governo di Tel Aviv per la costituzione di un
nuovo player è dettata dalla mancanza di concorrenza nel mercato
interno della banda larga.
Il mercato israeliano delle reti fisse è dominato oggi da due
provider, la telco Bezeq e l’operatore via cavo Mso Hot. Non è
la prima volta che il governo israeliano lamenta la mancanza di
concorrenza sul mercato delle Tlc.
Moshe Kahlon, ministro della Comunicazione, ha detto che
l’industria Tlc “ha bisogno di un nuovo player” e recentmente
ha assegnato due licenze wireless a due nuovi operatori, aprendo
alla nascita di alcuno Mvno (Mobile virtual network operators).