I FONDI

Più fondi per le Pmi digitali, Calenda mette sul piatto altri 242 milioni

Firmato il decreto che integra la dotazione finanziaria dei voucher e che si aggiungono ai 100 milioni stanziati lo scorso gennaio. Il “buono” potrà essere utlizzato per l’acquisto di software, hardware o servizi IT

Pubblicato il 14 Mag 2018

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Nuovi fondi per l’innovazione nelle Pmi. Il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha disposto l’integrazione della dotazione finanziaria dei voucher per la digitalizzazione delle piccole e medie imprese: la cifra ammonta a per 242,5 milioni di euro. Le risorse complessivamente disponibili per la concessione del contributo salgono, così, a 342,5 milioni di euro.

La decisione è stata presa, a fronte di oltre 90mila domande presentate, per evitare che il riparto delle risorse stanziate all’origine  (100 milioni di euro per l’intero territorio nazionale) sia sensibilmente inferiore a quello richiesto dalla singola impresa. Nei prossimi giorni verrà comunicato l’importo del voucher concedibile a ciascuna impresa per la realizzazione dei progetti di digitalizzazione e di ammodernamento tecnologico proposti.

Il voucher può essere utilizzato per acquistare software, hardware o servizi specialistici che consentano di migliorare l’efficienza aziendale, modernizzare l’organizzazione del lavoro con strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro. Ma anche per sviluppare l’e-commerce, fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare, realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo delle tecnologie informatiche.

Ogni acquisto deve essere formalizzato dopo la pubblicazione sul sito del Mise del provvedimento cumulativo di prenotazione del voucher, adottato su base regionale.

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