Quasi 9 mila in Italia, specializzate in ricerca e sviluppo e con un’alta propensione all’investimento. È la fotografia dell’ecosistema delle start up italiane, scattata dal 15esimo rapporto trimestrale sulle aziende innovative realizzato da ministero e InfoCamere, in collaborazione con Unioncamere.
Oggi sono 8.897 le società iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese che possono vantare lo status di start up innovative. Le società di capitali costituite da meno di cinque anni, con fatturato non inferiore ai cinque milioni di euro l’anno e in possesso dei requisiti di innovazione tecnologica previsti dalla legge, sono cresciute di 506 unità rispetto alla fine del 2017. Il capitale sociale sottoscritto dalle start up è cresciuto, passando da poco più di 423 milioni di euro a dicembre a ben 499 milioni di euro (+18%). In media 56.097 euro a impresa.
Il 70% delle start up fornisce servizi alle aziende. È un’impresa innovativa il 7,4% di tutte le nuove società che operano nel comparto dei servizi. Con alcuni settori di punta: la presenza è elevata nella fabbricazione di computer (32,7%), nella produzione di software (32,2%) e nel campo della ricerca e sviluppo (65,6%). Caratteristica che le distingue dalle altre nuove imprese è l’elevata propensione all’investimento: il rapporto tra immobilizzazioni e attivo patrimoniale è pari al 27,7%, più di sei volte maggiore rispetto al valore registrato dalle altre società di recente costituzione (4,3%).
Le start up sono più giovani: quelle con almeno un under 35 sono il 44%, contro il 34% fatto registrare dalle altre neo-imprese. Poche invece le donne: le start up innovative in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne sono appena 1.192, il 13,4% del totale. Un dato di gran lunga inferiore al 22,4% di tutte le neo-società di capitali. La Lombardia si conferma la regione capofila per numero di startup innovative, superando quota duemila: sono 2.132, pari al 24% del totale nazionale. Seguono il Lazio, con 911 (10,2%), che per la prima volta supera l’Emilia-Romagna, ferma a 884 (9,9%). Al quarto posto rimane il Veneto con 822 (9,2%), seguito dalla Campania, prima regione del Mezzogiorno con 658 start up (7,4%).
A fine 2017 erano 45.861 le persone con un’occupazione presso una start up innovativa, tra soci e addetti. Nell’esercizio 2016 il valore medio della produzione per ciascuna impresa risultava pari a 150 mila euro. Per ogni euro di produzione le start up generano in media 21 centesimi di valore aggiunto.