Il 5G ora è davvero più vicino: è stato infatti approvato dalla plenaria del 3GPP Tsg Ran – si è tenuto a La Jolla in California – il completamento delle specifiche per il 5G “standalone”. Dopo il rilascio delle specifiche 5G New Radio (NR) per operazioni non standalone nel dicembre 2017, l’organizzazione internazionale che gestisce gli standard della telefonia cellulare piazza così un’altra pietra miliare nella standardizzazione del 5G: con oggi si dà il via al 5G completo, cioè definito e “standardizzato” in ogni sua parte e ogni suo componente.
Non solo viene fornito l’indirizzo per le reti 5G, ma il rilascio fornisce anche alle aziende gli strumenti per iniziare a costruire una struttura per il nuovo sistema. “Da ora vengono abilitati nuovi business model – dice il comunicato ufficiale – e la nuova èra in cui tutto sarà connesso coinvolgerà sia gli operatori mobili che i partner industriali”.
Circa 600 delegati dei principali operatori di telecomunicazioni, fornitori di reti, terminali e chipset del mondo, società Internet e altre aziende del settore verticale hanno assistito al momento che viene definito “storico”.
“Il rilascio delle specifiche radio NR standalone 5G rappresenta una pietra miliare nella ricerca dell’industria wireless verso la realizzazione della visione olistica 5G – ha detto Balázs Bertényi, presidente di 3Gpp TSG RAN -. I sistemi 5G NR Standalone non solo aumentano drasticamente le velocità e la capacità della banda larga mobile, ma aprono anche la porta a nuovi settori oltre le telecomunicazioni che stanno cercando di rivoluzionare il loro ecosistema attraverso il 5G”.
“La consegna puntuale di Rel 15 è un altro grande passo in avanti nell’adozione del 5G per espandere la rete mobile attuale in nuovi segmenti di mercato – ha detto Enrico Bagnasco, Responsabile Technology Innovation di Tim -. Noi di Tim siamo particolarmente orgogliosi di aver contribuito a questo risultato assieme alla famiglia 3GPP (3rd Generation Partnership Project). La disponibilità di un set completo di standard NSA e SA aprirà diverse opzioni per l’implementazione della nuova tecnologia, incrementando una nuova generazione di dispositivi”.
“Risultato storico” lo definisce l’azienda italiana “raggiunto grazie alla collaborazione di oltre 40 aziende di tutto il mondo, che negli ultimi 4 anni hanno collaborato provando le diverse soluzioni in laboratorio e portando la loro esperienza su cosa funziona, per metterlo in comune con la comunità attraverso lo standard. Tim è l’unica telco italiana ad aver partecipato attivamente al progetto sin dall’inizio, mettendo a disposizione e aprendo all’ecosistema i propri laboratori di ricerca, tra cui il Tim Open Lab di Torino dove sono state sperimentate le soluzioni volte ad ottimizzare il funzionamento della rete e dello standard”.