“La sperimentazione sulle applicazioni abilitate dal 5G è essenziale per ricevere feedback dal mercato e orientare l’offerta di servizi che genereranno valore attraverso le reti di nuova generazione, ma è fondamentale che si rispetti il timing nell’esecuzione del piano di infrastrutturazione”, è il punto di vista di Enrico Salvatori, SVP & President di Qualcomm EMEA. Salvatori era tra i relatori della seconda tavola “5G: nuova opportunità per le telco”, che si è svolta stamattina a Roma in occasione del convegno “Telco per l’Italia”, organizzato dal gruppo Digital360 per fare il punto sulla trasformazione che sta affrontando il mercato tricolore delle telecomunicazioni. “È importante cavalcare la prima onda del 5G: questo permetterà di raccogliere più clienti e sviluppare casi d’uso che porteranno un vantaggio competitivo che si risolverà a propria volta in un rapido ritorno sugli investimenti”, ha continuato Salvatori, precisando che per far partire questo circolo virtuoso e accelerare la macchina bisogna evitare dispersioni lungo la filiera.
Sia Nokia sia ZTE sono infatti focalizzati sulla creazione di un ecosistema che porti valore attraverso l’intera catena. “Stiamo facendo di tutto, investendo tutte le risorse disponibili per rendere le reti affidabili e sviluppare le tecnologie che supportando il 5G e fungeranno da motore per il mondo industriale, che la farà da padrone in termine di revenue”, ha spiegato Massimo Mazzocchini, Amministratore Delegato IT & VP Mediterranea Area di Nokia. “E voglio precisare che all’interno di questo ecosistema non siamo semplici vendor di tecnologia: abbiamo anche il compito di indirizzare le nuove industry attraverso casi d’uso”.
Stessa prospettiva di Hu Kun, CEO di ZTE Italia e President di ZTE Western Europe: “Crediamo che il 5G rappresenti, soprattutto in Italia, il futuro dei servizi dedicati al mondo industriale. E siamo convinti che l’avvento dell’IoT non sia un semplice upgrade delle tecnologie attuali, ma una vera e propria rivoluzione, per prepararsi alla quale è necessario trovare le giuste chiavi di lettura attraverso lo sviluppo degli use case. È su questo che siamo concentrati”.
A coprire l’ultimo miglio dei servizi testati in ambito IoT ci sono sviluppatori come Comarch. Gianmario Iamoni, Global Account Manager Telco di Comarch Italy, ha citato i verticali su cui la sperimentazione sta già dando i suoi frutti: “Dalle auto connesse alla smart city, passando per il retail e la stessa ottimizzazione delle reti, è l’intelligenza artificiale che attingendo ad analytics sottostanti mette in moto la catena del valore”.