Retelit, il Cda si dimette. Soci libici assenti da mesi

Il consiglio decade in seguito alla prolungata mancanza di partecipazione dei due consiglieri delle Poste Libiche, socio di maggioranza con il 14,7% del capitale

Pubblicato il 28 Ott 2011

Ieri si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Retelit, nel
corso del quale la maggioranza dei consiglieri, tenuto conto delle
recenti dimissioni lo scorso 11 ottobre del Presidente del Cda
Virginia Filippi e del perdurare dell’assenza dei Consiglieri
libici espressione del socio di maggioranza relativa, ha rassegnato
le dimissioni dalla carica. Ai sensi dell’art. 17 dello statuto
sociale è decaduto l’intero Consiglio.

Il Consiglio dell'operatore wholesale di Tlc, in prorogatio, ha
nominato il Consigliere Michele Porcelli Presidente e ha deliberato
di convocare l’assemblea dei soci nei tempi tecnici
necessari.

I due consiglieri espressione delle Poste libiche, socio di
maggioranza relativa di Retelit, dall'inizio del conflitto in
Libia non si sono mai visti ai Cda dell'azienda di
telecomunicazioni. Nel consiglio di Retelit i rappresentanti della
Libyan Post telecommunication technology (al 14,7% del capitale),
erano Mohamed Samir Elbuni, già ceo della società delle poste
libiche, e Kamal Farhat, già ceo di Libya Telecom.

Gli altri soci rilevanti sono Sirti (11,4%), Selin (9,6%) e Hbc
(4,6%).

Con 7.300 chilometri di fibra ottica, 8 reti metropolitane e 19
Data Center, Retelit è uno dei principali operatori italiani di
servizi dati e infrastrutture wholesale per il mercato delle
telecomunicazioni. Dal 2011, l’offerta di Retelit si è ampliata
anche verso mercati complementari, come quello dell’Ict, grazie
alla disponibilità di 16mila metri quadrati di spazi attrezzati
per l’housing di soluzioni di cloud computing. Il gruppo detiene
i diritti d’uso di frequenze a 3,5 Ghz nell’Italia centro
settentrionale impiegate nel settore dei servizi WiMax. Dal 2000,
Retelit è quotata nel mercato Mtax della Borsa Valori di Milano.

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