L’Agcom vuole vederci chiaro sulla presenza di Facebook in Audiweb 2.0, e apre un’istruttoria per verificare se il ruolo del social network come data provider nella nuova piattaforma di rilevazione dell’audience online, sviluppata da Audiweb insieme a Nielsen, apra profili di criticità particolari o comporti problemi per la privacy dei dati trattati.
La decisione è contenuta nella delibera 130/18 di Agcom, che mette sotto la lente il sistema non ancora operativo per verificarne la conformità alle regole di settore. Nel nuovo sistema Nielsen è proprietaria del sistema di gestione del campione e del software meter, e “anche se la riforma del sistema di rilevazione delle audience online non si è ancora conclusa – sottolinea Agcom – la documentazione agli atti prodotta da Audiweb e da Nielsen lascia emergere elementi di potenziale criticità sia in ordine all’utilizzo del dato Facebook, sia sul tema della privacy”.
Tra i punti da verificare c’è il fatto che grazie a una tecnologia denominata ”redirect” i dati personali degli utenti e dei contenuti fruiti arrivino contestualmente sia a Nielsen sia a Facebook: “Allo stato – spiega l’authority – Facebook non risulta consentire controlli sui propri algoritmi di profilazione e sistemi di elaborazione dei dati: tale circostanza evidenzia i rischi connessi al ruolo di Facebook nel progetto in esame”. Infatti il social, “pur concorrendo in via di fatto alla produzione della metrica ufficiale del mercato digitale – sostiene Agcom – non consente la piena verificabilità da parte di un soggetto terzo del compito svolto”.
Inoltre l’Autorità sottolinea come “il rapporto tra l’Istituto di ricerca e la piattaforma Facebook appare qualificabile come una partnership commerciale e ciò potrebbe comportare il rischio di scelte non orientate in maniera univoca all’interesse dell’indagine e del mercato”. “la piattaforma Facebook è iscritta ad Audiweb dal 2009 quale cliente utilizzatore dei dati e attualmente è al vaglio un eventuale passaggio al ruolo di ‘publisher’ iscritto. Tale ‘doppio ruolo’ – sottolinea Agcom – potrebbe rappresentare un potenziale conflitto di interesse”.
“Nella documentazione agli atti si fa riferimento ad un panel single source nella disponibilità di Nielsen del quale non vengono fornite informazioni di dettaglio anche per quel che concerne le modalità di reclutamento dei soggetti – aggiunge l’authority – Tale elemento acquista una particolare rilevanza ove si consideri che il panel dovrebbe consentire una correzione statistica rispetto ai dati posseduti da Facebook e alle approssimazioni prodotte. La stessa Facebook, nel documento sui risultati economico finanziari del primo trimestre 2018, ha precisato, in merito ai possibili account duplicati e falsi, che questi sono molto difficili da misurare”.