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Morcellini (Agcom): “Più regole per la comunicazione sui social network”

“È giunto il momento di investire nuovamente sull’informazione di qualità” ha detto il Commissario dell’authority intervendo al convegno “Dove non arriva la privacy. Come creare una cultura della riservatezza”. Serve rilanciare “qualità e professionalità dei contenuti prodotti”

Pubblicato il 20 Giu 2018

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“L’universo della comunicazione digitale ha bisogno ora più che mai di regole. Dobbiamo rivendicare una nuova forza regolamentare nei confronti dei social network”. Lo ha detto Mario Morcellini Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, intervenuto oggi, presso la nuova aula dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, al convegno “Dove non arriva la privacy. Come creare una cultura della riservatezza” cui ha preso parte tra gli altri anche la Vice-Presidente dell’Autorità per la protezione dei dati personali, Augusta Iannini.

“Osservando i dati di ricerca sui social – ha aggiunto Morcellini – si evidenzia che, per la gran parte degli utenti, è ampiamente diffusa la convinzione che le cattive notizie siano quelle vere. Di contro, le buone notizie non fanno notizia. I titoli delle notizie spingono l’utente ad un irrefrenabile istinto, ‘all you can eat’, di condivisione a quanti più post possibili”.

Per il Commissario Agcom, “l’utente oggi naviga non più nell’infinito oceano della rete ma in uno, due, tre mari appena che sono i social. Non sente più l’esigenza di uscire alla scoperta di mondi nuovi. Qualcosa, però, a partire dallo scandalo Cambridge Analytica sta cambiando. È giunto il momento di investire nuovamente sull’informazione di qualità”.

Per arginare gli eccessi della comunicazione e dei social, ha detto ancora Morcellini, “occorre stressare questo risveglio che si sta diffondendo (o almeno affacciando) tra gli utenti della rete nei confronti dell’informazione, investendo in un nuovo rapporto di fiducia, ossia nella qualità e nella professionalità dell’informazione prodotta”.

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